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CREMA. IL VIAGGIO NEI QUARTIERI

Vergonzana è un mondo a parte. «Ma per noi, piccolo è bello»

Il nodo isolamento, le scarse manutenzioni, l’assenza della fibra e Internet lento, il problema velocità in via Izano. Ecco cosa lamentano e cosa si aspettano i residenti (meno di duecento) della frazione da anni senza nuove case

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

25 Agosto 2024 - 05:10

Vergonzana è un mondo a parte. «Ma per noi, piccolo è bello»

CREMA - Felici della posizione un po’ isolata rispetto alla città e della tranquillità che li circonda e li coccola, ma tagliati fuori dalla modernità. Così si sentono gli abitanti del quartiere di Vergonzana, il più piccolo tra quelli che compongono il Comune. Nel nostro viaggio nei quartieri cittadini, ad accompagnarci nelle due vie del minuscolo borgo è il residente Giovanni De Grazia, assicuratore e consigliere comunale.

«Siamo meno di 200 abitanti — afferma —: abbiamo la fortuna di vivere in un posto tranquillo. Ci abita tutta gente cremasca e non registriamo episodi di delinquenza. Ormai non si costruisce più da anni e la frazione è rimasta quella che era una volta, in termini di dimensioni». Nel piccolo Eden rurale, tuttavia, non mancano i problemi. «Quello principale, che la gente lamenta da tempo — precisa De Grazia — è una connessione di rete poco stabile e ancora lenta dei telefoni cellulari e dei computer. La fibra non funziona ancora. A gennaio del 2021, nel periodo dello smart working, avevamo fatto una raccolta di firme e protocollato una richiesta all’allora sindaco Stefania Bonaldi, affinché intervenisse e contribuisse a risolvere il problema dell’isolamento digitale. Non abbiamo mai avuto risposta e ancora oggi il collegamento va e viene. Hanno messo i cavi ma non c’è la fibra ottica».

A parte questo problema che rimane irrisolto e che in un mondo digitale crea disagi, gli abitanti chiedono soltanto un poco di manutenzione. «Lungo la via principale, che poi è praticamente l’unica oltre a quella che conduce all’ex seminario, ci sarebbe da togliere le erbacce che crescono sui lati. Una sistematina andrebbe data anche al piccolo parco giochi presente di fianco alla chiesa. I giochi installati per i bambini sono un po’ vecchiotti».

Le richieste dei residenti della frazione sono semplici, poca cosa rispetto ad altri luoghi della città. L’impressione è infatti che la gente a Vergonzana si trovi bene. «C’è un senso di comunità, anche se siamo in pochi — aggiunge De Grazia —: in questo fine settimana ci ritroviamo tutti per la sagra. Il parroco, don Lorenzo Roncali, è di fatto l’anima del quartiere. L’oratorio è stato sistemato e viene utilizzato per incontri e tombolate».

E proprio il sacerdote conferma l’analisi fatta dai residenti: «Vergonzana è un luogo sereno, dove è piacevole stare. La gente partecipa alle iniziative ed esiste un senso di comunità, che è marcato». Piccolo è bello, insomma, anche se i servizi ovviamente mancano. «Non ci sono negozi — riprende De Grazia — ma non possiamo nemmeno pretenderne. È difficile che un’attività commerciale possa reggere con così poca utenza. Per tutto ciò che serve si va in città, raggiungibile in bicicletta con la ciclabile. In realtà, abbiamo un paio di ristoranti, sempre molto frequentati». Un piccolo appunto, in chiusura, non manca ed è sulla viabilità. «Forse — suggerisce De Grazia — occorrerebbe trovare il modo per far rallentare i veicoli che arrivano ad alta velocità da Izano. Anche se il semaforo ci dà una mano a immetterci sulla strada, il lungo rettilineo favorisce chi ha il piede troppo pesante sull’acceleratore».

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