L'ANALISI
22 Agosto 2024 - 11:16
FOSSACAPRARA - Domani inizia la 24ª edizione della Sagra di Fossa e l’associazione organizzatrice, ‘OltreFossa’, si prepara a una nuova sfida e un nuovo obbiettivo: l’inserimento dell’Invido, gioco di carte conosciuto e praticato solo tra Casalmaggiore e Sabbioneta (nelle frazioni in particolare), tra i giochi antichi della comunità ludica locale.
«Almeno, ci proviamo – spiega Damiano Chiarini di OltreFossa -. Stiamo avviando una ricerca per documentare all’Associazione Giochi Antichi l’origine del gioco, che risulta ‘importato’ nella nostra zona dagli emigrati in Argentina che hanno fatto ritorno qui nell’Oglio Po. Importando anche l’uso di parole derivanti dalla lingua spagnola».
L’Invido, che si gioca con le carte piacentine, è una variante del gioco di carte argentino ‘Envido’. Le chiamate di punteggio sono, ad esempio, ‘Invido’ (invito), ‘Tras mas’ (di più), ‘Tras mas nof’, con un mix tra spagnolo e italiano. «Si tratta comunque di una peculiarità della nostra zona – osserva Chiarini – e la derivazione argentina, grazie agli italiani rientrati in patria, pare molto verosimile».
Lo scopo del gioco dell’Invido consiste nel raggiungere o superare i 24 punti. Il gioco si svolge con un mazzo di carte da briscola ridotto a 32 carte. Il mazzo per l’Invido è lo stesso come per la briscola, ma senza i 4 e 5. L’ordine d’importanza delle carte è lo stesso che per il gioco del tressette, il 3 è la carta più alta poi segue il 2, l’asso, il re, il cavallo, il fante il sette e il sei. Alla Sagra di Fossa sarà una delle sicure attrazioni.
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