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DISCARICA A CIELO APERTO

Rifiuti e sporcizia: incivili lungo il Po

Lo spettacolo desolante a ‘Punta Cristo’. L’operazione pulizia de ‘Il Nibbio’ e l’allarme sicurezza di Guarreschi

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

17 Agosto 2024 - 16:18

Rifiuti e sporcizia: incivili lungo il Po

Rifiuti lasciati a Punta Cristo

SPINADESCO - Sporcizia abbandonata in ogni angolo, vetro e chiodi sparsi nella sabbia sulla quale la gente cammina a piedi nudi. È il regalo come sempre amarissimo lasciato dai festeggiamenti di Ferragosto nell’angolo suggestivo del Po chiamato ‘Punta Cristo’. In questa fetta di spiaggia molto gettonata da pescatori, pensionati, ragazzi e famiglie per passare qualche ora di svago e relax, qualcuno nella serata tra mercoledì e giovedì ha bivaccato accendendo il classico falò per poi andarsene e lasciare una vera e proprio discarica a cielo aperto.

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INTERVENTO PROVVIDENZIALE DEI VOLONTARI DE 'IL NIBBIO'

Non è successo nulla solo perché i volontari dell’associazione ‘Il Nibbio’ guidati da Fabio Guarreschi il giorno di Ferragosto sono arrivati in tempo a transennare l’area segnalando il pericolo. «Questa – spiega Guarreschi – è una meta frequentata anche da lodigiani, milanesi e bergamaschi, ma non tutti rispettano le regole e la vigilia di Ferragosto qualcuno ha pensato bene di portare sul posto alcuni bancali ai quali hanno dato fuoco per bivaccare, trascurando il fatto che questi pezzi di legno sono legati tra loro con chiodi a vite che non sono bruciati e quindi sono diventati un pericolo potenziale per chi fruisce di questa zona scalzo e che ha rischiato, anziché di divertirsi in questo piccolo paradiso, di passare una giornata al pronto soccorso».

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IL PERICOLO DEL MENEFREGHISMO E DELLE CATTIVE ABITUDINI


Prosegue il volontario: «Il 15 agosto tramite le foto trappole che usiamo per i censimenti faunistici nelle zone in concessione ci siamo accorti della presenza di questo materiale bruciato e siamo subito intervenuti per transennare con paletti e nastro la zona proprio per evitare che qualcuno si tagliasse contraendo il tetano; è stato l’ennesimo comportamento di chi è bullo da ragazzo e lo rimane per tutta la vita. Poi sabato abbiamo recuperato i rifiuti, vale a dire la firma della cultura di questi idioti».

I lavoratori di pubblica utilità che con una convenzione il tribunale affida al Nibbio, hanno fatto un grande lavoro: «Come sempre – prosegue Guarreschi – abbiamo utilizzato dei forconi per recuperare bottiglie, cartacce e altri scarti e quando abbiamo aperto i sacchi saranno fuoriusciti almeno quarantina topi».

LA POLITICA ASSENTE: SERVE MAGGIORE VIGILANZA E EDUCAZIONE

Guarreschi lancia l’ennesimo allarme alla politica: «Questi episodi sono inammissibili, c’è grande menefreghismo di chi sta in alto che non ha nessuna intenzione di sentirci e di prendere coscienza del problema: siamo attivi dal 1995, ma da allora sono venuti pochi esponenti politici di alto livello a vedere questo scempio, eppure io ho bussato a diverse porte anche in Regione e continuo ad aspettare. Noi continuiamo a pulire l’area compresa tra foce Adda a e foce Riglio, ma serve la vigilanza, che non vuol dire reprimere ma soprattutto educare perché la presenza di uomini e donne in divisa è un deterrente: il problema non è nostro, ma dei nostri figli che si ritroveranno un mondo schifoso perché noi non abbiamo fatto abbastanza per migliorarlo».

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