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SORESINESE

Antenna della discordia, scatta la protesta al ‘quartiere dello sport’

Ruspe al lavoro per la posa dell’impianto di telefonia. Il sindaco Tirloni: «Zona destinata alle attività sportive, non a impianti di telecomunicazioni»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

04 Agosto 2024 - 16:53

Antenna della discordia, lavori non stop nel ‘quartiere dello sport’

SORESINA - Ruspe al lavoro senza sosta nel ‘quartiere dello sport’. E i cittadini tempestano il Comune di domande. Cosa sta succedendo? Arriva un nuovo campetto? Si ampliano quelli che ci sono già? Purtroppo no. Il cantiere interessa, infatti, il centro sportivo e le sue pertinenze ed è vero che ci sarà un potenziamento, il Comune però non c’entra e nemmeno lo sport. Si tratta di telefonia e, in estrema sintesi, di una mega-antenna. Qualcosa che al sindaco Tirloni in realtà non va giù: «Decisione presa prima che arrivassimo – sostiene Alessandro Tirloni –. Abbiamo chiesto alla società di spostarla in una zona più adatta ma non c’è stato niente da fare».


Vicino ai campetti da calcetto e tennis, si scava. I mezzi pesanti, ha spiegato il municipio, si stanno occupando dello spostamento delle utenze d’acqua e gas, il tutto finanziato dalla società Cellnex spa, per i installare una nuova antenna per le telecomunicazioni. «Siamo venuti a conoscenza di questo intervento solo dopo il nostro insediamento. L’opera è stata autorizzata nel 2021 dalla giunta precedente che deliberò il nullaosta a una procedura di affidamento diretto senza un’asta pubblica, come sarebbe stato probabilmente più opportuno» dichiara la fascia tricolore.

«La zona individuata sarebbe destinata a sport e attività ricreative, secondo il piano dei servizi (parte del PGT) attualmente in vigore, e non a impianti di telecomunicazioni. Con queste premesse abbiamo cercato un accordo con la società per poter ricollocare l’antenna, previa manifestazione di interesse a evidenza pubblica, in una zona più consona e urbanisticamente appropriata posta a circa 150 metri di distanza. Purtroppo questo accordo non è stato accettato dalla società che già aveva preso impegni onerosi con le aziende che gestiscono i sottoservizi e non abbiamo potuto potuto fare altro che prenderne formalmente atto e rispettare il contratto che era stato sottoscritto sotto l’amministrazione Vairani».


Anche il consigliere delegato allo Sport Antonio Gazza storce il naso: «La decisione presa da chi ci ha preceduto limita de facto la possibilità di espansione degli attuali impianti sportivi. Si poteva fare diversamente, nell’interesse dei soresinesi».

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