L'ANALISI
31 Luglio 2024 - 16:33
Un trattore in foto d'archivio
RICENGO - Torna a colpire la banda dei trattori, che nelle ultime settimane sta imperversando nel Cremasco e nei territori limitrofi. Stavolta i ladri sono entrati in azione nei campi. Non, come nei precedenti, prendendo di mira i mezzi parcheggiati nelle aree cortilizie delle singole aziende. Il bottino, un trattore rubato ad un imprenditore agricolo nella frazione di Bottaiano. Su quanto accaduto indagano i carabinieri. Il furto è avvenuto l’altra notte. Dalle prime verifiche dei militari, il trattore era stato lasciato acceso a bordo di un terreno coltivato.
L’agricoltore aveva attivato la turbina, agganciata al mezzo, per poter così prelevare acqua dalla roggia, e provvedere all’irrigazione. Un metodo piuttosto usuale che permette di effettuare l’intervento nel giro di qualche ora. Una volta avviata l’operazione, l’agricoltore si è allontanato, probabilmente con l’intento di tornare di buon mattino per staccare la turbina e concludere così l’irrigazione di quel terreno. Purtroppo, al suo rientro, del trattore non c’era più traccia. Da qui la denuncia presentata ai carabinieri. Immediato l’avvio delle indagini.
Da non dimenticare che la settimana scorsa, la stretta collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine ha permesso di recuperare tre carri agricoli rubati nei giorni precedenti tra Montodine, Moscazzano e Madignano. Erano nascosti in un cascinale abbandonato ai margini della zona industriale e tra la fitta vegetazione circostante. I malviventi aspettavano il momento favorevole per poterli recuperare, utilizzando un bilico coperto per poter portare i tre trattori fuori dal territorio cremasco, pronti per essere poi trasferiti nell’Est Europa.
Ne sono convinti i carabinieri: è quello il mercato a cui erano destinati tre mezzi agricoli rubati la scorsa settimana da altrettante aziende di Madignano, Moscazzano e Montodine, per un valore complessivo di oltre 250mila euro. A ritrovarli sono stati gli stessi proprietari, che hanno poi allertato i carabinieri. I militari della stazione di Romanengo hanno verificato in pochi minuti che si trattava con certezza dei carri agricoli spariti nelle notti precedenti. Ai trattori era stata infatti tolta la targa, ma è bastato controllare il numero del telaio. Inoltre, uno dei proprietari, aveva senza ombra di dubbio riconosciuto il suo carro mezzo. Perfettamente integri sono stati dunque restituiti agli imprenditori che si erano rivolti ai carabinieri per la denuncia.
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