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CASALMAGGIORE

Tappa ‘con la pagaia’ del vescovo di Alessandria, sbarca e poi dice messa

Sabato il gruppo del presule Guido Gallese è attraccato al molo della Polisportiva Amici del Po, dov’è avvenuta la prima accoglienza prima del trasferimento all’Oratorio Maffei

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

28 Luglio 2024 - 15:20

Tappa ‘con la pagaia’ del vescovo di Alessandria, sbarca e poi dice messa

CASALMAGGIORE - È tornato a Casalmaggiore il vescovo ‘con la pagaia’ di Alessandria Guido Gallese. Lo ha fatto sabato con i pellegrini della sua Diocesi, durante il ‘Cammino di San Marco’, un pellegrinaggio fluviale in canoa che va da Alessandria a Venezia, lungo 458 chilometri, per concludersi sulla tomba di San Marco in laguna. L’iniziativa venne avviata nel 2019 e a Casalmaggiore il presule piemontese arrivò venerdì 26 luglio da Torricella di Sissa.

In quella occasione celebrò la messa nella chiesetta di Santa Maria. Il secondo approdo nel capoluogo casalasco risale al 24 luglio 2021. Poi i tre anni di pausa, dovuti sia al Covid che ai preparativi, con la terza tappa a Casalmaggiore di sabato. Presenti una dozzina di pellegrini e lo staff logistico. Il percorso include in tutto undici tappe. Gallese è uno sportivo appassionato di sup (stand up paddle), una sorta di tavola da surf sulla quale ci si sposta, appunto, con la pagaia.


Sabato il gruppo è attraccato al molo della Polisportiva Amici del Po, dov’è avvenuta la prima accoglienza prima del trasferimento all’Oratorio Maffei. Il gruppo è stato accompagnato dal vicario don Arrigo Duranti e ha visitato il Palazzo Abbaziale, quindi ha preso parte ai Vespri e alla messa delle 18.30 nel duomo di Casalmaggiore, presieduta dal vescovo Gallese. «Il significato di questo pellegrinaggio è proporre un cammino che sia fisicamente sfidante ma accessibile, per riscoprire l’essenza della fede», ha detto il vescovo, sottolineando anche l’importanza della collaborazione tra i pellegrini in canoa, che rafforza le relazioni interpersonali.


Carlotta Testa, responsabile dell’organizzazione logistica del pellegrinaggio, ha spiegato che l’iniziativa fa parte di un progetto più ampio, il progetto San Marco, che mira a creare un percorso di pellegrinaggio permanente: «Stiamo lavorando con Fondazioni, Comuni, strutture di accoglienza, Canottieri e Diocesi per realizzare questo obiettivo». Durante l’omelia, monsignor Gallese ha ringraziato le parrocchie e la città di Casalmaggiore per l’ospitalità. In serata cena in oratorio.

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