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LINEA PIADENA-CODOGNO

Raddoppio ferroviario, l'assessore Terzi convoca i Comuni interessati

Regione Lombardia in campo. Giovedì di cercherà un accordo sulla mitigazione del consumo di suolo e dei disagi

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

27 Luglio 2024 - 05:10

Raddoppio ferroviario, l'assessore Terzi convoca i Comuni interessati

L'assessore Claudia Maria Terzi e uno dei cantieri del raddoppio del lotto Piadena-Mantova

PIADENA DRIZZONA - Doppio binario affiancato o linee ferrate distanti venti metri l’una dall’altra? Interruzione della linea durante i lavori o mantenimento dell’esercizio ferroviario? Su questi temi si concentrerà l’incontro che l’assessore regionale a Infrastrutture e Opere Pubbliche Claudia Maria Terzi ha convocato per giovedì alle 16, presso la sede di Regione Lombardia, a Milano, con al centro il progetto di raddoppio della linea Codogno – Cremona – Mantova, nella tratta Cremona – Piadena. Invitati i Comuni di Piadena Drizzona, Torre de’ Picenardi, Cappella de’ Picenardi, Pieve San Giacomo, Vescovato e Malagnino, la Provincia di Cremona e RFI spa (in particolare la commissaria straordinaria Chiara De Gregorio).


Nel suo invito l’assessore fa riferimento al dibattito pubblico svolto sulla tratta ferroviaria, a seguito della redazione della relazione conclusiva del coordinatore Raoul Saccorotti e fa presente che «si ritiene necessario un incontro con gli enti territoriali coinvolti sul tema della ‘Realizzazione degli interventi del Lotto 2 in variante o in stretto affiancamento e quindi con mantenimento o in interruzione d’esercizio al fine di ridurre il consumo di suolo agricolo e di evitare la creazione di aree intercluse’».


Il 17 aprile scorso, nella sala consiliare di Cappella De’ Picenardi, Regione Lombardia si era dichiarata al fianco del territorio e aveva annunciato un impegno perché si possa trovare una soluzione condivisa alle problematiche ancora aperte. Presenti a quella riunione l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi ma anche l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente, collegato online. A fare gli onori di casa era stato il sindaco di Cappella, Raffaele Leni, che aveva accolto i sindaci o vicesindaci del tratto cremonese della linea, i rappresentanti delle associazioni agricole come Cesare Soldi, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, i rappresentanti di Coldiretti, Cia, Consorzio Agrario Provinciale, Consorzio di Bonifica Dunas, Consorzio Irrigazioni Cremonesi.


I due assessori avevano detto che avrebbero coinvolto Terzi, per programmare una riunione con tutte le parti in causa. E l’incontro del 1 agosto ne è il frutto concreto. I sindaci hanno firmato nei mesi scorsi con le tre organizzazioni sindacali agricole, i due consorzi che si occupano di bonifica e irrigazione e il Consorzio Agrario di Cremona, un documento con le richieste di modifica del progetto. La realizzazione del raddoppio sul sedime esistente è stata definita fondamentale in quanto ridurrebbe notevolmente l’impatto ambientale dell’opera, delle opere compensative e di mitigazione e mitigherebbe il problema degli espropri.

Era stata anche caldeggiata la programmazione dei lavori in continuità, creando un unico lotto tra Cremona e Mantova evitando lo spezzettamento dei cantieri. L’argomento centrale oggetto di contestazione è la previsione di realizzare il raddoppio a una ventina di metri dalla sede attuale, con la creazione di reliquati, anziché seguire l’idea originaria di insediare il secondo binario in stretto affiancamento a quello attuale. Un quadro che metterebbe a rischio fondi agricoli e ambiente, con interferenze e impatti sul consumo di suolo, sulla rete idrica e sull’impianto urbanistico in generale. 

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