Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

Aggressione al negozio etnico in via Dante: mangia senza pagare, pugni in faccia al commerciante

Il fatto è accaduto intorno alle due del pomeriggio di oggi. Il negoziante cinese: «Gli ho detto che non funziona così e l'ho bloccato, lui mi ha colpito». Sul posto polizia e ambulanza

Francesca Morandi

Email:

fmorandi@laprovinciacr.it

26 Luglio 2024 - 19:14

Lite al negozio etnico in via Dante: mangia senza pagare e prende a pugni il commerciante

CREMONA - È entrato nello store Eurasia e Europa, in via Dante 77. Si è fatto un giro, ha preso una confezione di salsa piccante, l’ha aperta e se l’è mangiata. Costo del prodotto: 3,20 euro. Ma i soldi per pagare il giovane sui 20-25 anni, italiano, non li aveva, anzi non voleva tirarli fuori. E quando il titolare del negozio, lui cinese, gli ha fatto notare che non funziona così, che prima si paga, si è preso «due, tre pugni in faccia; mi sanguinavano il naso e la bocca. Adesso ho il labbro gonfio», racconta Paolo, il suo nome italiano («Mi chiamano così»), 36 anni, dall’età di 11 in Italia, da tre anni e mezzo titolare dello store che vende prodotti internazionali: cinesi, coreani, thailandesi, giapponesi.

Il fatto è accaduto intorno alle due del pomeriggio di oggi. In via Dante sono arrivate l’ambulanza del 118 e due pattuglie della squadra volante. «Non è la prima volta che quel ragazzo veniva in compagnia di altri. È la prima, invece, che ha reagito così - prosegue il titolare dello store —. Quando ho visto che aveva aperto il pacchetto, gli ho detto: ‘Prima si paga’. Mi ha risposto. ‘Quando ho finito, pago’. Voleva andare via». Poi, la reazione violenta. «Mentre alla cassa lo bloccavo, lui mi ha colpito con due, tre pugni», prosegue il commerciante.


Nel negozio, al momento dell’aggressione, Paolo non era solo. «C’era un mio amico che davanti alla cassa ha bloccato quel giovane, intanto ho chiamato la polizia». Curato sul posto, il negoziante non è andato al Pronto soccorso. In serata era ancora al lavoro. Il violento ha poi pagato. «Se mi ha chiesto scusa? No». Paolo, padre di due figli, uno di 7 e l’altro di 4 anni, intende fare la denuncia.

«Prima guardo i filmati registrati dalla telecamera interna per allegarli alla denuncia». Qualche settimana fa, sempre in via Dante c’era stata un’altra aggressione. Un barbiere pakistano con negozio in zona, se l’era presa con tre suoi ex collaboratori connazionali che avevano aperto un negozio altrove. Pare che alla base della violenza vi siano motivi professionali: i tre sostengono di vantare crediti nei confronti dell’ex capo.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400