L'ANALISI
25 Luglio 2024 - 11:18
CREMONA - Sulla risposta da dare al tema della sicurezza e del decoro nella zona tra via Orti Romani, via Magazzini Generali, via Opifici e via Monsignor Assi, il Consiglio comunale ha trovato l’unanimità impegnando l’amministrazione a «prendersi carico delle preoccupazioni dei residenti e mettere in atto in tempi rapidi, oltre alle azioni di controllo, iniziative di concerto con il Comitato di Quartiere di tipo educativo, preventivo e di sostegno, in rete con i servizi istituzionali e con la rete informale della comunità».
E poi «favorire, di concerto con le forze dell’ordine, un presidio costante nel quartiere per disincentivare gli episodi di criminalità; verificare la possibilità di installare telecamere a ridosso dei parchi» e «verificare il potenziamento dell’illuminazione pubblica». Il via libera è arrivato all’unanimità dopo che la proposta di emendamento avanzata dal capogruppo del Pd Roberto Poli alla mozione avanzata da Jane Alquati (Lega) è stata accettata dalla proponente. L’emendamento ha cancellato le frasi: «La situazione appare ancora ad oggi problematica senza prospettive di risoluzione» e «preoccupazioni ripetutamente espresse dai residenti e fino ad ora ignorate». Il via libera di Alquati è stato apprezzato da Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona) che ha voluto esprimere un ringraziamento alla consigliera della Lega «per la disponibilità ad accettare l’emendamento, un segnale importante che dimostra che quando ci si trova a confrontarsi, partendo magari anche da punti di vista diversi, però poi si trova unità nel momento in cui c’è una comune volontà di affrontare i problemi che toccano i cittadini».
Apprezzamento per la mozione di Alquati, emendata, è arrivata anche dalla civica Fare Nuova Cremona Attiva, con Cinzia Marenzi: «Concordiamo con quanto segnalato nella mozione». Marenzi ha poi sottolineato che «la ‘palestrina’ recentemente rifatta è ora abbandonata» e ha suggerito una Commissione sul tema con tutti i portatori di interesse. È questo il dato politico che emerge dalla prima assemblea cittadini ‘operativa’ dopo quella di insediamento. Sul piano delle azioni in campo, la mozione segnala «spaccio e consumo di droga in loco segnalato più volte alle forze dell’ordine; situazione perpetuata di bivacchi arrecante disturbo alla quieta pubblica (grida, musica ad alto volume); situazione di incuria nel parco dove sono rinvenuti abitualmente rifiuti pericolosi e ingombranti presenza di siringhe utilizzate; episodi di atti osceni in luogo pubblico al fine intimidatorio». Su questo è intervenuto il neo assessore alla Sicurezza, Santo Canale, che ha fatto il punto: «La situazione critica della zone limitrofe a via Orti Romani è già da tempo conosciuta ed è stata oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale. Le fattispecie ad oggi accertate attengono soprattutto — ha spiegato Canale — al tema del decoro, trattandosi di comportamenti di maleducazione e inciviltà. Si registra inoltre anche il fenomeno dell’abbandono di rifiuti (soprattutto bottigliette e lattine di birra) che è nostra intenzione limitare aumentando i cestini porta rifiuti e intensificando la raccolta dei rifiuti. È stato riscontrato anche il verificarsi dell’intollerabile comportamento del soddisfacimento dei bisogni corporali in luogo pubblico, fenomeno che ha indotto il Comune ad installare in via sperimentale un bagno chimico».
Quanto allo spaccio, «non risultano ad oggi accertati fenomeni strutturati nonché commissione sistematica di fattispecie di reato». Canale ha poi ricordato l’incontro con il Comitato di quartiere insieme alla vicesindaco Francesca Romagnoli e all’assessora ai Servizi sociali Marina Della Giovanna: «Sono state individuate alcune azioni da mettere in atto oltre ad un aumento di presidi, pattugliamenti e controlli specifici da parte delle forze dell’ordine che hanno trovato tempestivo riscontro già nelle giornate di giovedì 18 luglio da parte dei carabinieri e venerdì 19 luglio con l’intervento della questura e del reparto di prevenzione del crimine di Milano. Complessivamente sono state identificate 154 persone e controllati 51 veicoli; in nessun caso sono state rilevate irregolarità se non poco rilevanti violazioni al Codice della Strada».
Canale ha ribadito che «è nostra intenzione intervenire anche sull’illuminazione pubblica» e quanto all’installazione di telecamere, a cui si è detto favorevole, sono in corso interlocuzioni e «sarà mia cura relazionare non appena vi saranno aggiornamenti». A questo si affiancano poi le azioni del Settore Politiche Sociali su due direttrici: «la prima prevede di attivare in maniera puntuale risposte ai bisogni sociali che dovessero emergere dall’azione di presidio; la seconda garantendo una costante funzione di ascolto e confronto con la popolazione residente per accompagnarla in questo processo di transizione che il quartiere sta vivendo». A settembre, poi, nuovo incontro con il Comitato di quartiere per fare il punto. Con una promessa: «È nostra intenzione rendere il tavolo di confronto periodico e permanente».
«Il bilancio è sano e in equilibrio, per cui non si rende necessario alcun provvedimento di riequilibrio». Lo ha sottolineato il sindaco Andrea Virgilio nel presentare la verifica degli equilibri generali del Bilancio 2024-2026. Sorpresa dalla nomina ad assessore a ferie già prenotate, Francesca Romagnoli era infatti assente. Il compito di esporre i dati è andato quindi al primo cittadino. Che ha fatto riferimento alla spending review del Governo «che non può cadere a danno dell’interfaccia finale dello Stato con i cittadini, ossia i Comuni». Virgilio ha spiegato che i tagli arrivano a bilancio già approvato e la spesa corrente del prossimo semestre ne risentirà. Fra i dati positivi citati c’è la riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità da 18 a 15 milioni di euro. La relazione del ragioniere capo Federica Monteverdi sottolinea però che «dall’analisi dell’andamento nella gestione dei residui, si evidenzia la realizzazione del 26,57% dei residui attivi, contro una realizzazione dei residui passivi pari al 64,20%». E su questo l’opposizione è andata all’attacco ricordando il richiamo della Corte dei Conti sulla scarsa capacità di riscossione della Giunta Galimberti.
Se sulla sicurezza il Consiglio ha raggiunto l’unanimità su un documento condiviso, sui conti si sono registrati toni ben diversi. Quasi uno schiaffo all’appello alla collaborazione lanciato dal presidente del Consiglio Luciano Pizzetti. Alessandro Portesani ha adombrato significati politici nell’assenza della vicesindaco: «Siamo sconcertati da questa assenza. Non vogliamo leggere questa scelta come gesto di dissociazione dall’operato della precedente giunta, anche in considerazione della provenienza del vice sindaco Romagnoli, espressione politica della civica Fare Nuova Cremona Attiva, promossa dall’ex sindaco Galimberti e, pertanto, in perfetta continuità con la precedente amministrazione». Anche Jane Alquati (Lega) ha sottolineato l’assenza del vicesindaco «su una partita così importante come la verifica degli equilibri e l’assestamento» e ha parlato di «poca efficienza» del Comune e di «una capacità di spesa superiore a quella di incasso». Marco Olzi (Fratelli d’Italia) ha sottolineato la scarsa spesa in politiche giovanili e nella formazione professionale.
Virgilio ha replicato difendendo la sua vice e parlando di «rispetto per le famiglie» con le politiche e con le prassi. Ha poi rimbeccato Portesani: «Avrebbe potuto chiedere approfondimenti». E Roberto Poli (Pd) rimarcando un «bilancio sano e solido» ha chiesto: «Se Portesani aveva idee diverse, perché non ha presentato ipotesi di assestamento diverse»? Anche sul riconoscimento del debito fuori bilancio per la copertura del disavanzo dell’Azienda Speciale Consortile del Distretto Sociale Cremonese, dovuta al dissesto finanziario del comune di San Daniele Po, non si è raggiunta l’unanimità auspicata dal sindaco: «È un tema che riguarda 48 comuni di diverso colore politico». Portesani è andato all’attacco contestando i tempi della delibera e aggiungendo: «Ho ben compreso l’appello del sindaco Pizzetti, scusate Virgilio, ma se la maggioranza avesse voluto un atto condiviso avrebbe potuto telefonarmi». E ha scandito il suo numero. Scintille che hanno fatto sbottare ironico Giovani Gagliardi: «Se questo è l’andazzo e la Giunta ha sempre torto per principio, anche per gli atti dovuti, allora il dibattito diventa un rito». Alla fine i provvedimenti di bilancio sono stati approvati con 11 voti contrari e 10 astenuti sul debito fuori bilancio. Pizzetti ha chiuso annunciando che «l’Ufficio di presidenza è ora al completo ed è mia intenzione farlo funzionare e trovare in quel luogo momenti di condivisione per il bene della città».
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