L'ANALISI
24 Luglio 2024 - 17:22
SONCINO - Abbandonano i rifiuti in via XXV Aprile e se la svignano pensando di averla fatta franca. Non si erano però ricordati di abitare nella cittadina ‘più osservata’ del Cremonese con quasi ottanta webcam accese 24 ore su 24 nelle aree pubbliche del centro, delle periferie e delle frazioni.
I soncinesi (una famiglia del posto, ma la sanzione è arrivata ovviamente solo per l’autore materiale) sono stati individuati dopo un’accurata e fulminea indagine della Polizia locale. «Il risultato evidenzia come le telecamere, che allo stesso modo dei varchi sono a disposizione della nostra Polizia locale, si dimostrino un valido strumento anche al di là della gestione dell’ordine pubblico – commenta il sindaco Gabriele Gallina –, andando a potenziare la difesa e la tutela dell’ambiente e del decoro pubblico».
Avevano di fatto scambiato le mura quattrocentesche del bivio Bergamo-Brescia (più precisamente la porzione di cinta fra l’Enobar e il semaforo, ndr) per una discarica a cielo aperto. Lo sfregio al capolavoro medievale, che è peraltro una cartolina per il borgo, visto che si tratta dell’accesso privilegiato battuto ogni giorno da migliaia di pendolari e turisti, ha mandato su tutte le furie gli abitanti del contado e non è rimasto impunito.
Giro di vite sì, ma c’è da dire che il ‘furbetto’ al di là dello spavento ha schivato per adesso il peggio. Questa volta, infatti, dovrà risarcire il Gioiello sull’Oglio svuotando le tasche, ma la legge prevede anche la possibilità di un procedimento penale. La speranza è che non serva.
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