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Droni termici per la caccia ai cinghiali

Voli in notturna fra le aree impervie e boschive del Viadanese fra i fiumi Oglio e Po. Le apparecchiature di ultima generazione hanno individuato ungulati poi abbattuti

Andrea Setti

Email:

asetti@laprovinciacr.it

19 Luglio 2024 - 16:59

Droni termici per la caccia ai cinghiali

VIADANA - Voli in notturna con i droni di ultima generazione dotati di telecamera termica per il controllo della fauna selvatica e in particolar ela presenza di cinghiali: nel mese di giugno si è svolta la sperimentazione che ha coinvolto il nucleo Ittico venatorio della Polizia provinciale di Mantova e personale di aziende specializzate del settore sorvoli del territorio. I voli in notturna eseguiti da piloti brevettati sono stati effettuati in alcuni punti particolarmente impervi e difficilmente raggiungibili da uomini e mezzi nelle golene del fiume Po e Oglio. L’attività ha dimostrato come strumenti e personale qualificati possano concorrere alle attività di controllo in quelle porzioni di territorio difficilmente raggiungibili dagli operatori.

Tutti i dati rilevati sono stati registrati e visionati in diretta tramite software e strumenti presenti in una stazione di controllo mobile. L’analisi successiva dei dati permetterà di censire e geolocalizzare la fauna oggetto di studio/ricerca. Alla sperimentazione, promossa dal dirigente della Polizia provinciale Cristiano Colli, ha presenziato come esperto nell’impiego di droni, il comandante Emanuele Feudatari della Polizia locale. «Restando alta l’attenzione sull’emergenza peste suina africana, per effettuare interventi di monitoraggio e controllo della specie cinghiale abbiamo pensato di ricorrere a nuove modalità – spiega il vice Presidente della Provincia di Mantova, Massimiliano Gazzani —. La particolare tipologia di droni impiegati, permette di avvistare gli esemplari di cinghiale, con la presenza sul campo della Polizia provinciale e di personale abilitato pronti a intervenire per l’abbattimento. Durante le operazioni di sorvolo sono stati avvistati alcuni esemplari di ungulati, permettendo la loro cattura».

La sperimentazione dei droni richiama la segnalazione effettuata nei giorni scorsi dal consigliere regionale dem, Matteo Piloni, critico per gli alti costi necessari per catturare tre cinghiali nella notte tra l’11 e il 12 luglio, nei comuni di Torricella del Pizzo, Gussola e Martignana di Po. Cattura avvenuta «dopo un intervento di monitoraggio e controllo che ha coinvolto il Reparto Operazioni del Comando Operazioni Aerospaziali del Ministero della Difesa. Tanto rumore per nulla vien da dire. Ma quanto ci costa tutto questo ‘rumore’?», ha chiesto Piloni in un’interrogazione all’assessore regionale all’Agricoltura. «Per contrastare efficacemente il diffondersi del contagio di questo terribile virus ci si attenderebbero numeri ben più consistenti». La richiesta riguardava il costo di una singola operazione di monitoraggio di una intera notte e quale sia il target numerico di cinghiali che ci si prefigge di catturare in ogni intervento.

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