L'ANALISI
18 Luglio 2024 - 20:28
CREMONA - Martedì pomeriggio, ventiquattro ore dopo il primo blitz, i carabinieri si sono ripresentati ai giardini tra via Magazzini Generali e via Orti Romani. E hanno identificato le tredici persone — tutte di nazionalità straniera, di cui sette con precedenti polizia — che stavano bivaccando nella canicola. L’operazione ha coinvolto tre pattuglie, rispettivamente dell’aliquota radiomobile, della stazione di Cremona e di quella di Castelverde.
L’Arma non allenta la pressione su quello spicchio di città che sempre più di frequente finisce al centro delle cronache per bravate e intemperanze, storie di prepotenza e episodi di inciviltà. Secondo alcuni residenti, la costola di via Dante è anche zona di spaccio. In un caso è stata ritrovata una siringa insanguinata all’interno di una cassetta della posta. La situazione sta minando il senso di sicurezza e mettendo a dura prova la sopportazione di chi vive nel quartiere.
Nello stesso quadrante cittadino, a breve distanza dai giardini diventati terra di nessuno, i carabinieri hanno effettuato un ulteriore controllo al parco Rita Levi Montalcini: lì sono stati identificati tre stranieri, tutti senza precedenti. Il pressing delle forze dell’ordine nelle zone della città considerate a rischio prosegue ad alta intensità. Dopo le proteste e le manifestazioni di disagio dei residenti, la risposta degli uomini in divisa si è dimostrata pronta e puntuale. E, di certo, non è destinata a esaurirsi a breve.
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