L'ANALISI
19 Luglio 2024 - 05:05
Paolo Losco, Giovanni De Grazia, Andrea Bergamaschini e uno scorcio della storica sede di via Kennedy della Fondazione Benefattori Cremaschi
CREMA - Da destra e da sinistra, la richiesta è unanime: mandare a casa i vertici della Fondazione Benefattori Cremaschi, in particolare la presidente Bianca Baruelli e il vicepresidente Federico Della Frera. In vista della scadenza del mandato, l’attacco arriva dai poli opposti dello schieramento politico.
A dare fuoco alle polveri è Sinistra italiana con il segretario Paolo Losco. «Auspicabile se non doveroso un cambio ai vertici dell’ente – sottolinea il candidato sindaco alle comunali 2022 –: tra vicepresidenza e presidenza, Baruelli è stata nel cda per dieci anni consecutivi. Una gestione che, a nostro avviso, presenta diverse criticità per un servizio fondamentale per la comunità, per i nostri anziani che sembrano essere lasciati sempre più soli dalle scelte di governo e Regione, situazione per cui la Fondazione può e deve ricoprire un ruolo ancor più sociale. Se è vero che, dopo anni di profondo rosso, oggi il bilancio della Fondazione risulta in pareggio, è altrettanto vero che questo è stato possibile solo grazie alla solita logica dell’abbattimento dei costi, principalmente con la mancata sostituzione del personale».
Sinistra italiana segnala la carenza di «medici geriatrici e infermieri professionali che ha portato l’ente a richiamare personale andato in pensione, sia nella gestione dei reparti che nelle turnazioni notturne». Poi c’è la questione contrattuale: «L’adozione di un contratto (Uneba) con uno stipendio non concorrenziale nemmeno con il comparto pubblico (circa 300 euro in meno al mese) rende poco appetibile lavorare in Fondazione. Ciò si traduce in un peggioramento del servizio offerto. E nonostante questi tagli, sono da segnalare gli aumenti alle rette, arrivate a 68 euro al giorno per i pazienti in rsa e nucleo Alzheimer. Risultano inoltre ritardi nell’erogazione degli arretrati del contratto firmato a dicembre (rinnovato dopo nove anni), il mancato pagamento delle liquidazioni e ritardi coi fornitori».
Losco fa anche riferimento alle parole del consigliere comunale di Italia Viva Simone Beretta che, nei giorni scorsi, in vista del maxi investimento che Fbc ha in programma per l’efficentamento energetico delle due sedi, auspicava il prolungamento di un anno dell’attuale cda. «Beretta parla di una scelta di buon senso nell’interesse della collettività, ma a noi pare che sia più nell’interesse del suo partito tenere Baruelli presidente. Ricordiamo che è stata candidata per Italia Viva sia nel 2022 alle elezioni Politiche sia nel 2023 alle Regionali».
Entro fine mese il sindaco Fabio Bergamaschi completerà la raccolta delle auto candidature per il cda della Fondazione e delle proposte di partiti e gruppi consiliari. A settembre sceglierà il nuovo consiglio d’amministrazione. «Ritengo che l’attuale consiglio, soprattutto la parte tecnica e meno politica – interviene Giovanni De Grazia, coordinatore cittadino e capogruppo in consiglio di Fdi — abbia svolto un lavoro importante e sicuramente meritorio, avendo attraversato e gestito in maniera egregia momenti molto difficili a causa della pandemia da Covid-19. Ora però è necessario che la parte politica, rappresentata da Baruelli e Della Frera, debba fare un passo indietro e lasciare spazio a professionalità nuove, diverse e sicuramente meno divisive. Le sfide che la Fondazione dovrà affrontare nei prossimi mesi e anni, importanti e vitali per la nostra città e il territorio cremasco, chiedono un cambio di passo talmente radicale che l'attuale presidente difficilmente potrebbe fare. Grazie per il lavoro svolto ma adesso è ora di cambiare».
Per Andrea Bergamaschini, capogruppo della Lega, «il consiglio con l’audizione sul bilancio della Fondazione sarà un momento cruciale per discutere apertamente delle problematiche riscontrate e delle azioni necessarie per rilanciare l’ente. Credo fermamente nel potenziale della Fondazione Benefattori Cremaschi e nella sua capacità di fornire servizi fondamentali ai nostri cittadini. Proprio per questo motivo, ritengo indispensabile un rinnovamento del cda e della presidenza. Proporremo nomi di alto profilo, persone con le competenze e l'esperienza necessarie per garantire una gestione più efficace e trasparente. È nostra responsabilità garantire che la Fondazione possa operare al massimo delle sue potenzialità, offrendo servizi di qualità e rispondendo adeguatamente ai bisogni della comunità cremasca».
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