Addio a Emma Cabrini, ‘anima’ del Manola

SPINADESCO - Addio all’‘anima’ del Manola. Addio ad un altro pezzo di storia del borgo rivierasco. Emma Cabrini è scomparsa questa notte dopo una lunga malattia. L’ultima titolare, con il marito Ermes Groppi, che se n’era andato nel 2015, dello storico Bar che si affacciava sul Grande Fiume, aveva 85 anni. Con lui, fino al 1998, aveva gestito per lungo tempo il locale meta di tanti cremonesi, che lo raggiungevano anche in barca dalle canottieri per consumare un aperitivo o la classica ‘merenda’.

Ovviamente da Spinadesco, in bici o in macchina, per gustare un ‘bianchino’ o un analcolico arrivavano a frotte anche tanti compaesani pronti a trascorrere intere giornate in totale relax. Quante damigiane asciugate attorno ai tavoli, quanti salami gustati tra battute e raccontando aneddoti e ricordi di un passato mai dimenticato. Per non parlare del mitico merluzzo fritto che faceva venire l’acquolina in bocca a intere generazioni.

E il torchio di Ermes? Se lo ricordano tutti di quel ‘gioiello’ che i figli hanno risistemato con orgoglio e custodiscono come un tesoro prezioso. Piatti e bevande sempre serviti con garbo e cortesia dalla Emma e da Ermes, coppia che dietro al bancone ci sapeva veramente fare.

«Se troum al Manola a beèr èn cichèt», era la parola d’ordine. Da allora il bar versa in uno stato di abbandono e degrado. Perché , si sa, dove mancano i controlli e c’è l’aria pulita, si infrangono più facilmente le regole. I funerali di Emma Cabrini, che lascia nel dolore i figli Giovanni, Fausto, Gloria e Luciano con le loro famiglie ,si terranno lunedì pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Martino.

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Chi l’ha conosciuto sa che aveva un carattere particolare, ma sempre dotato di grande senso dell’ironia e pronto alla battuta