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CASALMAGGIORE. OSPEDALE OGLIO PO

Anche il cibo per la cura dei tumori

Il Day Hospital sarà dotato di una cucina didattica per insegnare terapie di supporto

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

03 Luglio 2024 - 05:00

Anche il cibo per la cura dei tumori

CASALMAGGIORE - Il Rotary Club Oglio Po lancia un nuovo progetto per migliorare il Day Hospital Oncologico dell’ospedale Oglio Po. Dopo aver avviato la completa riqualificazione del reparto, la past president Paola Tagliavini, nel corso della conviviale in cui la presidenza è passata da lei a Vanni Raineri, ha annunciato che nel Day Hospital sarà realizzata una cucina didattica, sempre nell’ottica che non solo i farmaci curano i pazienti, ma molto fanno l’ambiente, la bellezza dello spazio che li accoglie e appunto una corretta alimentazione, come dimostrato da studi recenti. Sarà una cucina a scomparsa che troverà spazio all’interno del reparto, che arricchirà ancor più il servizio offerto.

Tagliavini è colei che insieme al collega Daniel Damia nello studio di architettura Apiudieci di Parma, ha firmato il progetto, innovativo e molto apprezzato, del nuovo reparto. Il valore della cucina – che sarà, moderna, pratica e ‘mimetica’ – è di circa 30mila euro e il progetto è un ‘Global Grant’, ossia un progetto in cui interviene il Rotary International per coprire una parte della spesa, e si avvale anche del supporto di un altro club straniero.

La cucina sarà installata nella sala d’attesa grande, confinando col corridoio. Quando sarà chiusa, si vedrà solo un’armadiatura a muro e un tavolo. L’armadiatura contiene lo spazio per inserire elettrodomestici e dispense. Ci sarà poi un’isola, fatta a parallelepipedo con cassetti e cestino dalla parte dell’armadiatura, mentre gli altri tre lati sono chiusi. Ci sarà una parte per sgabelli e cucina, con il lavabo interno.

Quanto ai tempi, il Rotary Oglio Po conta di concludere il tutto entro la fine dell’anno. Quando la cucina ci sarà, ospiterà dei corsi di cucina dedicati ai malati, ma non solo. Infatti vi parteciperanno in primis i malati oncologici, ma nulla vieta che lo facciano altri malati e anche esterni, tra cui i famigliari. Il tutto per imparare a mangiare in modo diverso e più sano, con l’aiuto di specialisti dell’alimentazione. Ovviamente, corsi a parte, ci si potrà fare da mangiare.

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