L'ANALISI
02 Luglio 2024 - 08:41
CASALMAGGIORE - Tutti in piedi ieri sera, pochi minuti dopo le 21, per il giuramento del sindaco Filippo Bongiovanni, insediato alla guida del Comune per il suo terzo mandato consecutivo, con applauso di tutta la sala, nel corso del primo consiglio comunale post voto. A presiedere i lavori, fino all’elezione del presidente del consiglio comunale, è stata la consigliera ‘anziana’ Sara Manfredi. All’inizio della seduta dai banchi della minoranza Luciano Toscani ha chiesto spiegazioni sulla procedura con cui «uno dei consiglieri ha fatto pervenire la sua rinuncia».
Riferimento implicito (Toscani non ha fatto nomi) a Marco Ponticelli: «Nulla contro la persona, che stimo, ma credo che farsi eleggere per poi dimettersi forse per ottenere la compatibilità con l’incarico in una partecipata (AFM, nda) mi pare poco rispettoso della volontà dei cittadini». La segretaria comunale Sabina Candela ha risposto che quanto avvenuto è regolare sotto il profilo tecnico.
Dopo il giuramento, il sindaco ha ringraziato «tutti, anche chi non mi ha votato» e sottolineato che il territorio comunale è ben rappresentato in consiglio, sia il capoluogo che le frazioni, con la presenza di alcuni giovani e un sostanziale equilibrio tra uomini e donne. Poi una considerazione sui numeri della affluenza: «I votanti sono stati 6846, mille in meno rispetto al primo turno di cinque anni fa. Il ballottaggio aveva favorito la partecipazione. I motivi? Giovani non interessati, anziani disillusi, stranieri che non conoscono i meccanismi, gente già in ferie visto il periodo. Di certo è un fatto che merita una riflessione, anzitutto nei partiti. Ringrazio i cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco. Questo è un servizio che richiede passione, tempo, disponibilità».
Il primo cittadino ha ricordato di aver vinto per 46 voti: «In molti Comuni si è verificato un quasi pareggio, pensiamo a Cremona. Se nei social network è presente la polarizzazione, o sei di destra o sei di sinistra, la realtà è più complessa, è grigia, con tante sfumature. Noi abbiamo iniziato a lavorare subito per la comunità. Nel programma non abbiamo fatto voli pindarici ma nelle prossime settimane potranno emergere nuove idee. Il mio desiderio è che in questo consesso emergano suggerimenti».
Quindi un auspicio: «Casalmaggiore è considerato un punto di riferimento e noi dobbiamo ragionare da territorio unito dell’Oglio Po con gli altri 25 Comuni. Quanto alla minoranza, spero che sui temi come l’ospedale, il nuovo ponte e la tangenziale ci dia man forte. Spero di essere il sindaco di tutti e – ha sorriso – di tutto, da accentratore innato quale sono. C’è bisogno di eliminare le faziosità e gli screzi per svolgere al meglio il nostro lavoro». L’intervento è stato applaudito.
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