L'ANALISI
25 Giugno 2024 - 05:10
CASALMAGGIORE - Serviranno due mesi in più per concludere i corposi lavori di adeguamento degli impianti di sicurezza antincendio nell’ospedale Oglio Po, finanziati dalla Regione Lombardia con un importo di 1 milione e mezzo di euro. Il termine delle opere, inizialmente previsto per la fine di giugno, ha infatti ora una nuova scadenza, fissata al 31 agosto 2024.
La proroga è dovuta alla necessità di effettuare ulteriori interventi non previsti nel progetto iniziale, ma necessari per garantire la funzionalità delle opere, connessi principalmente alla necessità di garantire l’interfacciamento tra l’impianto di rivelazione fumi in corso di realizzazione e gli ‘attuatori di compartimentazione’ dei canali di distribuzione dell’aria (serrande tagliafuoco) in modo da garantire la continuità delle compartimentazioni delle aree anche in corrispondenza degli attraversamenti relativi ai canali dell’aria. Inoltre si è reso necessario procedere all’interfacciamento tra l’impianto di rivelazione fumi in corso di realizzazione e gli attuatori di blocco dei sistemi Uta (Unità di Trattamento dell’Aria) in modo da arrestare gli impianti di immissione dell’aria in modo selettivo in caso di allarme incendio.
L'importo complessivo della variante ammonta a 104.446,36 euro. Tale somma trova copertura finanziaria nei risparmi derivanti dalle voci ‘Imprevisti e Attrezzature’ e ‘Iva, oneri fiscali e previdenziali’.
Nonostante il ritardo, il direttore dei lavori Roberto Guaschi ha confermato che le modifiche al contratto non alterano gli elementi essenziali e non comportano un incremento dei costi per l’Asst di Cremona.
Intanto, c’è da segnalare che è ripreso regolarmente il funzionamento della nuova risonanza magnetica dell’Oglio Po, che aveva subito uno stop di alcuni giorni per un problema tecnico risolto in modo abbastanza rapido. Da venerdì il macchinario che consente di effettuare esami Rmn ha ripreso a funzionare a regime. In questo periodo i pazienti che avrebbero dovuto sottoporsi a risonanza a Cremona sono stati dirottati all’Oglio Po perché nel capoluogo provinciale è in corso l’installazione di una macchina identica a quella di Casalmaggiore (un impianto da 1,5 Tesla, l’unità di misura del campo magnetico, entrato in funzione all’inizio di quest’anno).
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