L'ANALISI
GUARDIA DI FINANZA
24 Giugno 2024 - 12:46
CREMONA - La Procura di Parma ha disposto un avviso di conclusione di indagini preliminari e informazione di garanzia a carico di quattro indagati – lo stesso ex direttore di Aipo, due imprenditori entrambi titolari di imprese edili operanti nel parmense e un’impiegata amministrativa dipendente di una delle imprese coinvolte – per le ipotesi di reato di corruzione e, per il solo dirigente pubblico, anche per peculato.
Su mandato della Procura la Finanza ha posto agli arresti domiciliari un imprenditore residente in provincia di Reggio Emilia, rappresentante legale di un’impresa edile con sede nel parmense e un sequestro preventivo di beni a carico del direttore pro tempore dell'Aipo (Meuccio Berselli, sospeso dal febbraio del 2023) e di denaro per 23.800 euro nei confronti di un funzionario dell'Aipo della sede di Cremona.
Per altri quattro indagati – le cui condotte illecite sarebbero state commesse in territori di competenza di altre Procure della Repubblica - la Procura di Parma procederà a trasmettere gli atti agli uffici giudiziari rispettivamente competenti.
I provvedimenti nascono da un’attività investigativa delle Fiamme Gialle di Parma sull’uso indebito di un’autovettura di proprietà dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Abdpo) da parte dell’allora segretario generale dell’ente Berselli, poi nominato nel luglio 2022 direttore dell'Aipo.
Durante l’attività investigativa erano stati rilevati alcuni incontri tra il direttore dell'Aipo e l’imprenditore edile destinatario della misura degli arresti domiciliari. Al termine di uno degli incontri, il 16 gennaio 2023, i finanzieri, dopo aver osservato la consegna di una busta, avvenuta all’interno di un’autovettura, dall’imprenditore al direttore pro tempore di Aipo, procedevano all’immediato controllo che consentiva di verificare il contenuto della busta, consistente in denaro contante pari a tremila euro.
Ulteriori attività di osservazione e pedinamento svolte dai finanzieri avevano permesso di monitorare un altro incontro tra l’imprenditore edile e una sua dipendente con un funzionario dell'Aipo della sede di Cremona, prima del quale era stato monitorato uno scambio di buste avvenuto nel piazzale antistante la sede dell’impresa con la partecipazione dell’altra dipendente indagata.
Nell’ambito di questo primo filone investigativo, il primo febbraio 2023, le Fiamme Gialle di Parma avevano eseguito perquisizioni a Parma, Reggio Emilia e Cremona, rinvenendo 3mila euro nell’abitazione del direttore di Aipo e 23.800 euro nell’abitazione del funzionario dell'Aipo in servizio a Cremona.
In particolare gli accertamenti hanno consentito di documentare quattro incontri tra Berselli e l’imprenditore. Gli appuntamenti venivano concordati telefonicamente utilizzando una formula convenzionale individuata nell’invito a “prendere un caffè”, terminologia che l’imprenditore utilizzava anche con la dipendente amministrativa, indagata a titolo di concorso in corruzione per aver curato l’approvvigionamento di denaro che sarebbe stato consegnato al pubblico ufficiale.
I riscontri eseguiti dai finanzieri - mediante servizi di osservazione e intercettazione audio e video - hanno permesso di rilevare come nel corso degli appuntamenti non sia mai stato consumato alcun caffè, in quanto gli incontri tra i due indagati avvenivano sistematicamente all’interno dell’autovettura dell’imprenditore, per pochi minuti, sempre nelle adiacenze esterne alla sede di Parma dell'Aipo. Secondo l’ipotesi di accusa, nei quattro incontri l’imprenditore posto agli arresti domiciliari avrebbe consegnato al direttore di Aipo denaro per i seguenti importi: 3.500 euro, altri 3.500 euro, tremila euro e un culatello (il 22 dicembre 2022). L’esame della documentazione acquisita dalle Fiamme Gialle ha permesso di individuare diversi lavori affidati da Aipo alla società rappresentata dall’indagato.
Si tratta dei lavori di adeguamento della chiavica di foce Riglio nei comuni di Spinadesco e Cremona aggiudicata nel luglio 2021 per 1.078.000 ad un’associazione temporanea di imprese rappresentata dall’imprenditore indagato; accordo quadro triennale 2022-2024 per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua di competenza del Pti01 di Cremona – Fiume Po, aggiudicata nel giugno 2022 per 781mila euro a un’associazione temporanea di imprese rappresentata dall’imprenditore indagato; lavori di somma urgenza di Concordia sulla Secchia con affidamento diretto nel settembre 2022 per 200mila euro alla società rappresentata dall’imprenditore indagato; lavori di adeguamento in quota della sagoma dell’arginatura maestra del Fiume Po nei Comuni di Serravalle a Po ed Ostiglia, aggiudicati nel gennaio 2023 per 3.068.127 a un’Ati composta anche dalla società rappresentata dall’imprenditore indagato.
In relazione agli affidamenti, l’allora direttore avrebbe anche influenzato la scelta del presidente di commissione della gara pubblica, nominato tra le figure interne all’Agenzia pur trattandosi di un appalto di importo superiore a un milione di euro, in violazione delle disposizioni del vigente codice degli appalti e manipolando il criterio previsto di rotazione degli incarichi.
Un secondo episodio corruttivo è ipotizzato a carico di un funzionario Aipo in servizio nella sede di Cremona e dell’imprenditore posto agli arresti domiciliari. In dettaglio, stando alla ricostruzione investigativa, l’imprenditore, nell’ottobre 2022, avrebbe consegnato la somma di denaro pari a tremila euro al funzionario pubblico in relazione all’esercizio delle funzioni di responsabile unico procedimento) e direttore dei lavori presso Aipo Cremona. In tale occasione, alla consegna del denaro avrebbe partecipato anche una dipendente amministrativa dell’imprenditore, la quale è indagata per concorso nel reato di corruzione.
Il terzo episodio corruttivo riguarda la dazione di una cassa di champagne (sei bottiglie) del valore commerciale di 1.410 euro ceduta in data 1° dicembre 2022 da un altro imprenditore edile parmigiano all’allora direttore di Aipo a fronte dell’avvenuta assegnazione alla sua società dei lavori di somma urgenza per la frana sulla sponda del fiume Enza in località Coenzo nel Comune di Sorbolo Mezzani.
Infine, un’ulteriore contestazione è formulata sempre nei confronti del direttore per l’ipotesi di reato di peculato in quanto, mediante l’utilizzo di strumenti di tracciamento Gps nonché di attività di pedinamento e riscontro documentale, è stato possibile ipotizzare - sia durante il periodo in cui era segretario dell’Autorità distrettuale del bacino del fiume Po sia quando era direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po - un utilizzo in modo continuativo e sistematico di autovetture di servizio per fini esclusivamente personali, per un totale di 159 viaggi nel solo periodo aprile-luglio 2022.
Dalle indagini è emerso come l’imprenditore recuperasse i soldi utilizzati per la corruzione risparmiando sul materiale, utilizzando talvolta nelle forniture pubbliche materiale di minor valore rispetto a quello pattuito.
Nello specifico, nell’ordinanza del Gip è riportato l’episodio rilevato dalle indagini delle Fiamme Gialle secondo cui l’impresa dell’indagato, nell’esecuzione di lavori commissionati da Aipo per la riparazione dell’argine di un fiume a seguito di una frana, avrebbe utilizzato un materiale di minor valore rispetto a quello pattuito, ossia pali di pino di diametro inferiore a 20 centimetri in luogo di pali di qualità diversa (castagno) e con diametro superiore (25 centimetri).
A questo proposito, la Procura di Parma rileva l’importanza dei lavori in capo ad Aipo, destinataria tra l’altro di ingenti somme nell’ambito del Pnrr e l’importanza che i lavori di manutenzione degli argini dei fiumi siano eseguiti nel rispetto dei capitolati stabiliti dagli enti pubblici preposti e con l’utilizzo di materiali adeguati, a tutela della pubblica incolumità.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris