Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA CITTÀ DEL VOLONTARIATO

Batte forte il cuore dell’Avis
«La solidarietà è in circolo»

Giornata mondiale del donatore: premiati gli iscritti con più di 75 donazioni. «Salviamo vite»

Niccolò Poli

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

16 Giugno 2024 - 19:56

Batte forte il  cuore  dell’Avis«La solidarietà è in circolo»

Stefano Sentati, Vittorio Cavaglieri, Giuseppe Scala e Andrea Conti

CREMONA - ‘Lascia che la solidarietà entri in circolo: dona il sangue, dona il plasma’. È questo lo slogan scelto dall’Avis Nazionale in occasione della Giornata mondiale del donatore, tradizionalmente fissata dall’Oms il 14 di giugno, in quanto giorno di nascita del medico austriaco che ha scoperto i gruppi sanguigni, e di cui quest’anno ricorre il 20º anniversario.

Proprio in occasione di questa ricorrenza, l’Avis di Cremona ha incontrato oggi tutti i suoi donatori presso l’Auditorium Osvaldo Goldani (al civico 65 di via Massarotti), consegnando, inoltre, gli attestati di riconoscimento e i distintivi in oro e rubino a coloro che hanno effettuato almeno 75 donazioni. «Donare è un gesto semplice, ma allo stesso tempo molto importante, che può salvare tantissime vite – ha commentato Giuseppe Scala, presidente dell’Avis Comunale di Cremona -. Avis in Italia conta circa 1 milione e 300 mila donatori, e ogni anno le donazioni sono pari a quasi 2 milioni. È un’azione estremamente importante: pensate infatti che 1.800 persone al giorno necessitano di una trasfusione di sangue. Io sono donatore da quando avevo 18 anni; all’inizio ammetto che non è stato facile, poi la paura passa. Donare sangue è un gesto che fa bene agli altri, ma anche a noi».

I premiati

In questo senso, è un’eccellenza a livello nazionale. «Lo dico con grande orgoglio - prosegue Scala -: in rapporto al numero di abitanti, abbiamo infatti la percentuale più alta di donatori in tutta la Lombardia e una delle migliori in tutta Italia». «Mi riallaccio alle parole di Scala – ha proseguito Massimiliano Viti, direttore del centro trasfusionale dell’ospedale di Cremona -. Nel nostro territorio il numero di donatori è davvero elevato e di questo dobbiamo andarne fieri. Ci tengo anche io a ribadire ancora una volta l’importanza della donazione. Ricordate – ha concluso – che senza donatori, il sangue non si trova».

In seguito è intervenuto anche Andrea Conti, general manager della Vanoli Basket Cremona, che ha portato sul palco la sua preziosa testimonianza da sportivo-donatore. «La mia prima esperienza - racconta - nasce diciotto anni fa, in piena carriera professionistica. Donare è un gesto bellissimo, che fa sentire bene in primis gli altri ma anche se stessi. Io vedo da sempre solamente aspetti positivi. Non è facile spingere gli atleti a donare, ma credo che gli sportivi debbano essere un esempio, soprattutto per i più giovani, e sarebbe bello che sempre più giocatori si impegnassero nel realizzare gesti come questi. Come Vanoli Basket cerchiamo di essere sempre vicini alle iniziative sociali della nostra città e ammetto che l’idea di dedicare una partita a questo importante tema della donazione di sangue mi stuzzica molto».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400