L'ANALISI
13 Giugno 2024 - 17:27
CREMONA - «Mi hanno chiesto di parlare e di fare un discorso, ma c’è solo una parola che posso dire: grazie!». Sono parole di ringraziamento sincero, sgorgate dal cuore colmo di commozione, quelle pronunciate dal papà di Massimo Puerari, l’insegnante e allenatore cremonese scomparso prematuramente proprio un anno fa. In suo ricordo, nei giorni scorsi l’oratorio di Cristo Re, la sua ‘seconda casa’, ha ospitato un pomeriggio di sport e solidarietà dal titolo emblematico: un giorno... al Massimo. L’oratorio, base della Polisportiva Corona di cui Puerari è stato una colonna portante, la Società e gli amici fraterni lo hanno voluto ricordare con un torneo di pallavolo genitori contro allenatori, proprio nella palestra dell’oratorio.
Sono stati coinvolti tanti giovanissimi che sono stati allenati da ‘Pue’ in un quadrangolare di calcio, pallavolo, basket e tennis da tavolo. Tanto divertimento, allegria e anche un momento di riflessione, guidato dal vescovo Antonio Napolioni, che ha avuto parole di incoraggiamento per i ragazzi e parole di tenerezza per i genitori di Massimo. Una sua bellissima gigantografia è stata appesa in palestra, in modo che possa sempre ‘dare il suo parere’ e vigilare su tutte le squadre che si alleneranno e disputeranno incontri.
Al termine, una gustosa merenda, offerta da tante attività cremonesi che hanno voluto contribuire alla realizzazione di questa giornata, ha allietato i palati di tutti i presenti, con il tacito accordo di rivedersi il prossimo anno e tenere fede alla promessa che gli organizzatori hanno fatto ai genitori di Massimo: ricordare sempre il loro figlio, «perché era davvero una bella persona...». È stato un bellissimo pomeriggio di sport ma anche di solidarietà. In oratorio sono state raccolte offerte a favore dei progetti promossi dalle associazioni Thisability e Accendi il Buio.
Massimo Puerari è stato per lunghi anni professore di educazione fisica presso l’istituto Torriani, maestro di motoria presso l’Istituto Beata Vergine e — non da ultimo — istruttore ed educatore della società polisportiva Corona, che ha sede proprio all’oratorio di Cristo Re. Un compito che si è trasformato ben presto in una ‘missione’: «Il compito più difficile — diceva — è quello dell’educazione attraverso lo sport, dell’integrazione attraverso il gioco, del rispetto del prossimo attraverso il rispetto delle regole, dello sviluppo psicosociale grazie all’esercizio fisico». Parole che erano il suo pane quotidiano, e che i sono rimaste nel cuore di chi lo ha conosciuto.
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