L'ANALISI
11 Giugno 2024 - 05:25
CREMONA - La costruzione di Cremona città universitaria passa anche da piccoli, ma importanti segni di attenzione istituzionale, dai numeri e dalla capacità della città di offrire opportunità ai giovani. In questa prospettiva si pone la segnalazione della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali che ha menzionato anche la Biblioteca Statale di Cremona come esempio di sede ospitante per i tirocini curriculari nel Ministero della Cultura svolti negli anni 2022, 2023 e 2024.
La Biblioteca, infatti, ha ospitato ben 17 tirocini curricolari, collocandosi al settimo posto tra le sedi del Ministero che ne hanno ospitato il maggior numero. Come riportato nel Monitoraggio annuale della DG-Eric, queste sono le caratteristiche comuni ai tirocini: «Solitamente, il tirocinio prevede il coinvolgimento in più tipologie di attività. Prevale l’affiancamento ad attività di schedatura e catalogazione del patrimonio culturale, di ricognizione e raccolta dei dati e l’impegno in studi e ricerche, spesso funzionali anche alla stesura di tesi o di elaborati finali previsti dai percorsi formativi», spiega Raffaella Barbierato, direttrice della Biblioteca Statale.
In particolare per la Biblioteca Statale è stata segnalata l’attività sul materiale musicale di recente acquisizione di Amilcare Ponchielli. «Un bel risultato, che ci conferma nella disponibilità a questi percorsi di collaborazione con le Università non solo del territorio – continua-. Le convenzioni attive sono attualmente con gli atenei di Pavia, Milano: Statale e Cattolica, Parma, Venezia, Palermo che contribuiscono alla crescita formativa dello studente, in termini di trasmissione di conoscenze e abilità nonché di sviluppo di competenze. Possiamo ospitare due tirocinanti alla volta perché l’assegnazione è in base al numero dei dipendenti».
A curare la loro formazione e attività è Francesco Cignoni, che spiega: «Il tirocinio prevede in totale di 150 ore che equivalgono a sei settimane con 25 ore di servizio. Coinvolgiamo i ragazzi nelle azioni di catalogazione e di lavoro effettivo in biblioteca, guidandoli e aiutandoli a svolgere i vari compiti. C’è poi chi si appassiona e chiede di portare a termine il lavoro affidatogli, anche se ha completato le 600 ore. È un bel segnale di interesse e vuol dire che abbiamo fatto breccia. È accaduto con alcuni ragazzi che si occupavano del carteggio bissolatiano che hanno voluto finire il lavoro, andando ben oltre le ore del tirocinio».
Alex Petruzzi frequenta Musicologia e sta portando avanti un lavoro di bibliografia legata a saggi e materiali che raccontino i luoghi della città. «Sto passando in rassegna tutta una serie di volumi miscellanei dalla Scuola Classica di Cremona, l’annuario degli Ex del Manin ai Bollettini storici per individuare saggi e articoli che parlino di luoghi o monumenti della città – spiega -. Si tratta di un lavoro di ricognizione destinato a implementare la bibliografia del portale SfogliaCremona in cui è possibile navigare sulla mappa della città e per ogni luogo rilevante ricavare la bibliografia degli studi. SfogliaCremona è uno strumento che va aggiornato e io questo sto facendo. È un modo per capire cosa sta dietro iniziative e strumenti di conoscenza tanto facili da consultare, quanto bisognosi di un costante aggiornamento».
Petruzzi torna a sfogliare i suoi libri ed annotare su computer i saggi, un lavoro metodico, forse noioso ma che rappresenta il punto di partenza per ogni ricerca, anche in prospettiva della tesi di laurea. «I ragazzi si trovano bene, generalmente si appassionano a quanto fanno – conclude la direttrice della Biblioteca Statale -. È un bel segnale, che ci permette di continuare a investire sui giovani, a essere loro utili nel corso degli studi universitari e poi non si sa mai che qualcuno di loro decida di intraprendere il mestiere di bibliotecario».
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