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CREMONA

Festa dell'Arma dei Carabinieri: 210 anni di servizio alla comunità

Presidio di base capillarmente diffuso nel territorio, luogo di riferimento per le comunità grandi e piccole

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

05 Giugno 2024 - 19:54

Festa dell'Arma dei Carabinieri: 210 anni di servizio alla comunità

CREMONA - Lo schieramento di un reparto di formazione con ogni articolazione dell’Arma. Le uniformi nere, i pennacchi blu e rossi. La sfilata dei labari delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri e quelli delle altre Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
I volti degli anziani che hanno onorato le divise, la freschezza dei bambini: il cappellino blu con la fiamma, in mano le bandierine Tricolori. «At-tenti», «Ri-poso».

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Cartoline da piazza del Comune: un colpo d’occhio per celebrare, oggi, i 210 anni di fondazione dell’Arma dei carabinieri con il debutto del colonnello Paolo Sambataro, comandante provinciale dell’Arma arrivato a Cremona lo scorso settembre. È la sua prima festa qui, nella «meravigliosa piazza del Comune, al cospetto del Duomo e del battistero, la cui imponente sacralità rimanda a un passato in cui questo luogo costituisca e in parte ancora oggi è così, il centro nevralgico della vita cittadina, crocevia di scambi commerciali e di interazioni culturali e sociali, nel cui dedalo di vie si delineava, radicandosi, l’identità di un popolo con le sue tradizioni giunte ai nostri giorni».

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La gente in piazza fa sentire il calore ai carabinieri da 210 anni al servizio dei cittadini. Il comandante provinciale legge il suo discorso riversato in cinque pagine. Nei suoi venti minuti di intervento, richiama «gli elementi valoriali e le caratteristiche costitutive che, ancor oggi, animano coloro che scelgono di indossare l’uniforme dell’Arma». La fedeltà al giuramento e alle istituzioni. Soprattutto, la fedeltà ai cittadini. I tempi sono cambiati. Nell’era tecnologica sottolinea l’etica e il senso di responsabilità, conseguenti alla consapevolezza del ruolo rivestito nella comunità, nonché alla militarità e alla professionalità necessarie per adempiere ai numerosi compiti a cui è chiamata l’istituzione sia quale Forza Armata, nel concorso alla difesa integrata del territorio nazionale ed al contributo in ambito internazionale volto alla ricostruzione e al ripristino dell’operatività dei corpi di polizia locali, sia quale Forza di Polizia, pienamente inserita nello svolgimento di tutte le attività preposte alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nel più ampio sistema di sicurezza concepito dalla Legge 121/1981.

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E sottolinea il ruolo che vede nella Stazione dei carabinieri il presidio di base capillarmente diffuso nel territorio, luogo di riferimento per le comunità grandi e piccole, centrali o isolate, da sempre specchio della tradizionale vocazione dei carabinieri ad accogliere con abnegazione, disponibilità e competenza, esprimendo vicinanza, rassicurazione e coesione sociale.

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I PREMIATI

Vice brigadiere Paolo Corongiu: “Addetto al team di polizia militare del reggimento carabinieri Msu, inquadrato nella missione Nato-Kfor Joint Enterprise (Kosovo), ha eseguito i compiti affidatigli con alto senso del dovere, instancabile slancio, vivo entusiasmo, palesando doti caratteriali, umane e militari di altissimo profilo. validissimo collaboratore, ha lavorato con quotidiana dedizione, assolvendo con elevata professionalità i molteplici e complessi doveri connessi, soprattutto nei servizi di protezione e scorta che ha saputo svolgere con eccellenza, rigorosa coerenza ed indiscusso equilibrio anche negli articolati contesti internazionali ove si è inserito con autorevolezza e riconosciuta competenza. L’impegno incondizionato profuso nel conseguimento degli obiettivi della missione e l’encomiabile attaccamento all’istituzione hanno contribuito a consolidarne l’immagine ed il prestigio dell’arma dei carabinieri e del reggimento Msu nel delicato contesto operativo multinazionale”.

Luogotenente Alessandro Datti, Vice brigadiere Marco Lucarelli e appuntato scelto Santo Accardi: “Comandante e addetti all’aliquota operativa della Compagnia carabinieri di Crema, evidenziando spiccata capacità investigativa, contribuivano efficacemente al contrasto dell’illecito commercio di stupefacenti nel territorio cremasco, traendo in arresto 2 persone nella flagranza di reato e procedendo al sequestro di 67 panetti di hashish per un peso complessivo di 6,5 chili di sostanza psicotropa. l’operazione riscuoteva l’unanime apprezzamento della scala gerarchica”.

Maresciallo ordinario Davide Musella, Vice brigadiere Fabio Stefano di Caterino, Vice brigadiere Stefano Orlando e
carabiniere scelto Francesco Mose Vallone: “Addetti alle sezioni operativa e radiomobile della Compagnia carabinieri di Cremona, dimostrando abilità investigative e spiccato spirito di osservazione, conducevano tempestiva attività d’indagine che permetteva di identificare e trarre in arresto un malvivente resosi poco prima autore di una truffa perpetrata in danno di un’anziana donna mediante la tecnica del finto avvocato. L’attività consentiva altresì di recuperare e restituire alla vittima l’intera refurtiva, dal forte valore anche simbolico ed affettivo. L’operazione riscuoteva l’apprezzamento unanime della scala gerarchica”.

Maresciallo capo Raffaele de Maria, Brigadiere Valerio Arcadio Carcione e carabiniere Mario Pompei: “Comandante e addetti alla stazione carabinieri di Scandolara Ravara intervenivano tempestivamente all’interno di un’abitazione privata su richiesta della madre di un giovane il quale, in forte stato di agitazione, la minacciava brandendo un coltello con la pretesa di ottenere del denaro da utilizzare per l’acquisto di stupefacenti. Resisi vani i numerosi tentativi di negoziazione, i militari operanti, denotando equilibrio e spiccata professionalità, riuscivano a rendere inoffensivo il giovane e a trarlo in arresto”.

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