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2 GIUGNO

Festa della Repubblica a Casalmaggiore, il Tricolore svetta al Busi

Tradizionale concerto della Banda dell’Estudiantina con le bandiere che garriscono alla casa di riposo casalese. La presidente: «In mezzo a voi si avverte un vero senso di unità, grazie a chi si impegna per il bene comune»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

02 Giugno 2024 - 16:43

Festa della Repubblica a Casalmaggiore, il Tricolore svetta al Busi

CASALMAGGIORE - Il cortile della Fondazione Conte Carlo Busi, circondato da tante bandiere tricolori appese ai balconi delle stanze, ha ospitato oggi il tradizionale concerto della Banda Estudiantina in occasione della Festa della Repubblica. Primo brano, l’inno nazionale. Roberta Bozzetti, presidente uscente della Fondazione, ha espresso la sua gratitudine per i cinque anni di mandato appena trascorsi, un periodo molto impegnativo, ma pieno di significato: «C’è voluta costanza, determinazione, impegno e senso di responsabilità, talvolta nervi saldi e coraggio». Bozzetti ha sottolineato l'importanza della Fondazione Busi per la comunità, definendola un «bene di tutti» in cui lavorano più di 160 dipendenti. Ha ringraziato calorosamente i lavoratori, i volontari, il Consiglio di amministrazione e la sua famiglia per il supporto ricevuto.

«Un grazie va anche a quelle sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, che abbiamo incontrato tante volte in tanti tavoli. Ci siamo incontrati e scontrati, ma avevamo una finalità comune: il benessere del dipendente e la sopravvivenza di questo ente. Quindi oggi non mi rivolgo ai detrattori, perché per quelli ci saranno le sedi opportune, ma mi rivolgo a tutti voi. Se potessi, giuro, abbraccerei le persone. Io non sono molto fisica, ma in questo caso lo farei, perché veramente ho sentito il Busi come qualcosa di mio e i dipendenti li ho sentiti miei in vicinanza. Un grazie ancora enorme al consiglio di amministrazione che oggi è rappresentato anche qua dal vicepresidente Ennio Franchi e comunque anche a chi non c’è».


Il sindaco Filippo Bongiovanni ha elogiato il lavoro svolto da Bozzetti e dal Consiglio di amministrazione: «Non è facile gestire una fondazione con tanti lavoratori e ospiti, come non è semplice fare il sindaco di una comunità di 15mila abitanti», ha affermato Bongiovanni. Il sindaco ha poi ricordato il significato storico del 2 giugno, giorno in cui nel 1946 l’Italia scelse la Repubblica con un referendum.

«Fu il primo giorno in cui tutte le donne a livello nazionale votarono, un vero e proprio evento rivoluzionario». Ha sottolineato come l'Italia, uscita dalla guerra e dal fascismo, abbia iniziato un percorso di ricostruzione e unità nazionale. Quindi il via alla musica, introdotta da Pietro Aroldi. Un repertorio ampio, con i musicisti diretti in modo impeccabile, come sempre, dal maestro Roberto Lupi. Tanti, e calorosi, gli applausi.

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