L'ANALISI
27 Maggio 2024 - 10:00
CREMONA - Sondrio per i bambini, Gorizia per i giovani e Trento per gli anziani. Sono queste tre province italiane a garantire una migliore qualità della vita alle rispettive fasce d’età. La rilevazione sulla qualità della vita di bambini, giovani e anziani, giunta alla quarta edizione, è stata presentata oggi in anteprima al Festival dell’Economia di Trento. I risultati integrali saranno pubblicati sul Sole 24 Ore di lunedì 27 maggio: le classifiche - ciascuna delle quali si basa su 12 indicatori - misurano le «risposte» dei territori. Tutti e tre gli indici confluiranno a fine anno nella 35esima edizione dell’indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore.
Per quanto riguarda la qualità della vita degli anziani, la testa della classifica è caratterizzata prevalenza indiscussa di tre regioni: Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto. Tra le prime 10 classificate, infatti, ci sono tre province lombarde (Como, al secondo posto, Cremona, al terzo posto, e Lodi) e quattro venete (Treviso, Vicenza, Padova e Verona) oltre alla già citata Trento e a Bolzano. Gli indici generazionali restituiscono dinamiche ormai consolidate nella «distribuzione» del benessere territoriale in Italia. Quasi sempre, infatti, le province del Sud si trovano in coda alla classifica (che, va detto, nel caso degli anziani, è chiusa anche quest’anno da Lucca).
Non mancano, però, exploit come quello di Vibo Valentia, prima per imprenditoria giovanile (Indice dei giovani); Siracusa, Catania e Crotone, sul podio nell’indicatore dell’età media al parto (Indice dei giovani); Catanzaro e Pescara, terza e quarta per numero di geriatri ogni 10mila residenti over 65 (Indice degli anziani). In linea con le edizioni precedenti, poi, l’indagine per fasce di età fotografa performance medie, se non basse, delle grandi aree metropolitane. Che sono particolarmente negative quando si parla di benessere dei giovani. Nell’indice generazionale a loro dedicato, infatti, ad eccezione di Bologna (14/o posto) e Firenze (33/a), le grandi città italiane si posizionano tutte da metà classifica circa - con Milano, 45/a in forte ascesa rispetto al 2022 - in poi. Bari, Napoli, Palermo e Roma (98/a) registrano i punteggi peggiori. (ANSA).
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