'Borgo Fiorito': migliaia di visitatori a Soncino

SONCINO - Qualità? Più che altro eccellenza. E assoluta. Nessuna retorica, solo fatti: non c’era un nome, tra i banchi e i laboratori che oggi hanno animato la Sforzesca, che non fosse tra i più gettonati in tutta Italia per il rispettivo settore. Questo basta a spiegare i numeri da capogiro che Soncino Borgo Fiorito, alla sua seconda edizione, è riuscito a raggiungere.

Come si sia arrivati a concentrare, nell’arco di dieci ore, migliaia di visitatori in Piazza Ferrari e Largo Cattaneo non è un mistero: accanto al florovivaismo, protagonista assoluto, quest’anno si è visto splendere pure il garden a scopo didattico (con l’esperto Mattia Vanoschi), l’arte di Carpe Florem (della creativa Giuliana De Girolamo) e il teatro di Imaginarium (palcoscenico paneuropeo di Caraval Spettacoli). Chicca la expo a tema, dell’Atelier Zumbolo, nella Ciminiera.

«Ci hanno presi d’assalto. Pareva di essere alla Sagra delle Radici o nel giorno di Soncino Fantasy. Non ricordo un momento con la città così viva negli ultimi cinque anni...». Parola di commerciante. Il cenno di approvazione dei residenti al tavolo con lui dice tutto. E forse le analogie vorran dire poco per chi non abita entro le mura medievali, però per chi vive nel borgo hanno un significato preciso. Specie considerando che (complessivamente) le manifestazioni citate portano circa ventimila turisti sull’Oglio a edizione.

La chiave del successo? Confcommercio Provincia di Cremona, Sgp Grandi Eventi e PubliA divisione commerciale di Sec Spa-quotidiano La Provincia di Cremona e Crema hanno deciso di puntare solo sui ‘top di gamma’.

Ecco perché tutto intorno alla fortezza c’erano le essenze cremonesi, gli agrumi liguri, il verde di Soncino, il teatro francese e perfino i turisti americani e tedeschi. Perché il fiore è al centro, ma non ci si ferma a quello.

Mamma, babbo e bimbo, che si sono immortalati a colpi di selfie sotto i ciclopici papaveri all’ingresso dei sotterranei quattrocenteschi, hanno imparato insieme come piantare, hanno ammirato la maestria di Francesca Guarneri, bodypainter che ha disegnato dal vivo la Primavera sulla pelle, hanno osservato tanti giardini fiorire sotto gli occhi e, tornati a casa, metteranno in tavola senza dubbio le più classiche delizie dell’agroalimentare nostrano.

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