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IL REPORT DELLA PROVINCIA

Aumentano i turisti: 22mila in più nel 2023

In crescita anche i pernottamenti, che hanno superato del 17% il livello pre Covid. A Crema la crescita è stata del 22%. A Casalmaggiore anno record

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

27 Maggio 2024 - 05:30

Aumentano i turisti: 22mila in più nel 2023

Piazza del Comune a Cremona e piazza del Duomo a Crema

CREMONA - Sempre più turisti in città e provincia, con un incremento record di stranieri. Sono numeri confortanti quelli che emergono dall’indagine statistica dell’amministrazione provinciale, relativa al turismo 2023 nel territorio. Gli arrivi complessivi sono cresciuti dell’11% (+22.497) rispetto al 2022 e i pernottamenti del 12% (+49.668). Non si è ancora tornati però sui livelli pre pandemia.

Se si confrontano 2023 con 2019 all’appello mancano ancora il 3% dei turisti (6.706). Non è così per i pernottamenti, che hanno superato l’ultimo anno prima del Covid del 17% (+66.143). Vanno molto bene le presenze straniere. Nel 2023 gli arrivi sono aumentati del 31% ed i pernottamenti del 25%, sempre rispetto al 2022. Anche qui vale il discorso fatto in precedenza. C’è ancora un po’ di strada da fare per raggiungere i livelli di presenze pre pandemia, manca all’appello un 14% di visitatori, mentre i pernottamenti sono aumentati del 17% rispetto al 2019.

Come nel 2022, gli stranieri provengono per la maggior parte dalla Germania (14%), dalla Francia (12%), dunque da due Paesi europei prossimi all’Italia. Seguono la Cina (9%) e la Svizzera (8%). Rispetto al 2022 c’è stato un ritorno dei turisti della Repubblica popolare, che erano praticamente spariti tra il 2020 e il 2021, quando si era nel pieno del periodo del Covid e di fatto le frontiere cinesi sono rimaste a lungo chiuse e dunque i viaggi per turismo praticamente impossibili.

A corto raggio invece il turismo degli italiani, che scelgono Cremona e il suo territorio partendo soprattutto da altre province della Lombardia (38%), Emilia Romagna (9%), Piemonte e Veneto (8%). Stabile la voce della permanenza media, ossia il rapporto tra numero di presenze e pernottamenti: 2,1 giorni il dato del 2022, allineato a quello degli ultimi 10 anni. Molto interessante l’indice di utilizzazione lorda, la percentuale di posti letto realmente utilizzati durante l’anno. La media è del 28%, con un picco positivo del 34% in aprile e uno negativo nel mese di gennaio (20%).

Cremona è il centro della provincia più visitato dai turisti (42% delle visite complessive). L’anno scorso sono stati 92mila gli arrivi (+15% rispetto al precedente) e 188mila i pernottamenti complessivi (+11%). Più staccate Crema e Casalmaggiore, scelte da 19mila e 18mila turisti: in crescita il dato del centro casalasco, sia in termini di visite (+50%) che di pernottamenti (+38%). Allargando il discorso ai territori di influenza delle tre città provinciali, nel 2023 più della metà degli arrivi provinciali sono stati registrati nelle strutture ricettive del Cremonese (58%), circa un quarto nel Cremasco (28%) e meno di un quinto (14%) nel Casalasco.

Anche la ripartizione percentuale dei pernottamenti nelle tre aree è simile a quella degli arrivi: il 59% del totale riguarda l’area cremonese, il 30% quella cremasca e l’11% la zona casalasca. Anche nel 2023, come nell’anno prima, nelle tre aree prevalgono i turisti italiani, sia per numero di arrivi che di pernottamenti. Fino al 2019, invece, nel casalasco prevalevano i turisti stranieri (soprattutto di nazionalità cinese) i cui arrivi sono passati dal 69% nel 2019 al 41% nel 2022.

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A CREMA CRESCITA DEL 22%

Nel 2023 nelle strutture ricettive di Crema sono stati registrati 18.907 clienti, il 22% in più rispetto all’anno prima. La maggior parte si è rivolto alle strutture alberghiere (64%) e il 36% un quarto al resto delle attività dedicate all’ospitalità. I pernottamenti sono stati 44.572, il 6% in più rispetto all’anno prima, effettuati per il 56% negli alberghi e per il 44% nelle altre strutture.

Il mese con più arrivi e pernottamenti è stato luglio seguito da settembre. I giorni di permanenza media sono stati 2,4 ed in particolare 2,2 giorni per gli italiani e 2,5 per gli stranieri. Un dato questo che supera non di poco la media provinciale. I 18.907 turisti dell’anno passato hanno rappresentato il 9% del totale provinciale. Per il 58% sono stati italiani (10.937), il resto stranieri (7.970). Rispetto all’anno prima gli arrivi sono aumentati del 22% (3.357). In particolare, gli arrivi dei clienti provenienti dal nostro paese sono cresciuti del 13% (1.284). Molto bene anche i visitatori stranieri, con un incremento del 35%, pari a 2.073 unità. Continua il cosiddetto effetto Guadagnino, ovvero del film premio Oscar per la miglior sceneggiatura non orginale ‘Chiamami con il tuo nome’. Da ormai sette anni, tranne il periodo pandemico, porta migliaia di turisti da ogni parte del mondo a visitare la città e il suo territorio. Crema è già tornata sopra ai livelli di presenze pre pandemici. Anche rispetto al 2019, infatti, nel 2023, sono aumentati gli arrivi di turisti. Un complessivo più 10,5% (1.796). Nel dettaglio quelli degli italiani sono cresciuti dell’1% (144) e quelli degli stranieri del 26% (1.652). Gli stranieri registrati a Crema provengono per lo più dalla Francia (13%) e dalla Germania (12%). Seguono gli Stati uniti d’America (9%), il Regno Unito (7%), la Cina (6%) e la Spagna (5%).

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A CASALMAGGIORE ANNO RECORD

Un vero e proprio boom, con il 50% di arrivi in più nel 2023 rispetto ai 12 mesi precedenti. Per la città è stato davvero un anno da ricordare con 17.728 turisti e 31.208 pernottamenti, anche in questo caso insensibile aumento, pari al 38% rispetto al 2022. I mesi con più arrivi e pernottamenti sono stati giugno (2.327 arrivi e 3.131 pernottamenti) e luglio (2.194 arrivi e 4.076 pernottamenti). I giorni di permanenza media sono stati 1,8 e precisamente, 1,9 giorni per i turisti italiani e 1,7 per quelli stranieri. La città ha così accolto l’8% di coloro che hanno scelto la provincia per un breve soggiorno. Nel dettaglio, il 49% sono stati turisti italiani (8.751) ed il 51% stranieri (8.977). Rispetto al 2022 gli arrivi dal nostro paese sono aumentati del 9%, mentre sono schizzati verso l’alto quelli dall’estero, con un + 138%, pari a 5.208, Nel confronto col 2019 gli arrivi risultano però ancora inferiori del 48% (-16.060). Non è ancora venuto meno del tutto l’effetto negativo della pandemia che, tra il 2020 e il 2021 aveva drasticamente ridotto il numero dei turisti, soprattutto di nazionalità cinese. Gli abitanti dalla Repubblica popolare comunque tra il 2022 e l’anno scorso hanno ripreso a viaggiare e stanno tornando anche in città. Nel 2023 hanno rappresentato la maggioranza degli arrivi (53%). Molto distanziate le altre nazionalità: gli svizzeri (7%), i polacchi (5%), i tedeschi (4%) e i francesi (4%). Per quanto riguarda le presenze italiane, nel 2023 la maggior parte è stata dalla Lombardia (2.320, il 29%), poi dal Veneto (11%), dall’Emilia Romagna (10%) e dal Piemonte (8%). Il nord Italia e soprattutto le aree confinanti con il Casalasco, hanno fatto la parte del leone.

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