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PIADENA DRIZZONA. MIGRANTI

Uno sportello contro lo sfruttamento

Diritti sociali, lavoro, abusi sessuali, tratta di persone nel mirino. Da giovedì 6 giugno al piano terra del municipio il servizio che coinvolge 8 Comuni

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Maggio 2024 - 05:30

Uno sportello contro lo sfruttamento

PIADENA DRIZZONA - Contro lo sfruttamento, il progetto ‘Traffic Light’ apre uno sportello per informare le persone su diritti e servizi e ascoltare i loro bisogni, effettuando orientamento lavorativo, ascolto e consulenza sui servizi sanitari per proteggere la salute e prendersi cura di sé.

«Si tratta — spiegano il sindaco Matteo Priori e Markèta Hulitovà, direttrice del Servizio Accoglienza Integrazione, cui fa capo l’iniziativa — di uno spazio gratuito. Il nuovo servizio SAI — che sarà aperto giovedì 6 giugno dalle 14 alle 16.30 al piano terra del municipio — viene messo a disposizione di tutta la rete degli otto Comuni aderenti: Piadena Drizzona, Calvatone, Tornata, San Giovanni in Croce, Voltido, San Martino del Lago, Solarolo Rainerio e Bozzolo, entrato di recente nella rete SAI». Una prima apertura di prova è stata effettuata giovedì scorso.

L’iniziativa si inserisce nel progetto ‘Mettiamo le ali — Dall’emersione all’integrazione’, che ha lo scopo di intercettare la rete di sfruttamento lavorativo e di tratta di esseri umani presente sul nostro territorio. Gestire azioni di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento volte all’emersione delle possibili vittime di tratta, sfruttamento sessuale e lavorativo ma anche gestire azioni di identificazione dello stato di vittima e accertamento della sussistenza dei requisiti per l’ingresso nei percorsi di protezione. Si punta a offrire alle vittime percorsi di protezione sociale e a gestire percorsi che portino all’effettiva integrazione e autonomia personale.

Il Comune si impegna a garantire la sua partecipazione attraverso l’integrazione delle politiche sociali rispetto alla problematica specifica della tratta, ma anche mediante la collaborazione nell’attivazione della rete in un’ottica di sviluppo e coesione, per l’eventuale segnalazione dei casi. Sono previste attività di sensibilizzazione e informazione dedicate agli operatori, come assistenti sociali e Polizia locale, dei vari comuni. Le attività del progetto prevedono anche la raccolta di dati finalizzati alla lettura del fenomeno e sforzi al fine di rafforzare le opportunità e le prospettive di inserimento socio economiche dei destinatari.

La messa a disposizione di un ufficio fa parte delle attività previste, come la diffusione dei risultati e delle buone prassi sperimentate, alla promozione di iniziative di sensibilizzazione ed informazione pubblica e alla diffusione delle informazioni riguardanti i servizi e le opportunità offerte dal progetto sul territorio.

«La finalità dello sportello — sottolineano Priori e Hulitovà — è offrire un aiuto concreto alle persone che fanno capo al SAI ma non solo». Il progetto SAI ospita presso le proprie strutture adulti migranti e beneficiari di protezione internazionale e ha costituito negli anni un’importante risorsa sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. Il volantino sul ‘Traffic Light’ è stato diffuso con le informazioni in varie lingue, in modo tale da poter raggiungere la più ampia platea di possibili beneficiari.

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