L'ANALISI
19 Maggio 2024 - 16:54
(FotoLive/Edoardo Gramignoli)
PIZZIGHETTONE - Un migliaio di persone, auto parcheggiate in ogni parte di Roggione, in modo disordinato, così come avrebbe fatto lui. L’ultimo saluto a Cesare Fogliazza è stato triste, ma anche pieno di quella gioia di vivere che il grande dirigente calcistico ha sempre avuto. E non a caso il tutto in una domenica pomeriggio, all’orario in cui lui sedeva sui gradoni di uno stadio.
Presenti i dirigenti del calcio italiano, quelli delle società di provincia, dalla Cremonese (con il dg Armenia) a quelli della Pergolettese (in massa) di cui era ancora dg e patron. Naturalmente anche i moschettieri che con lui avevano dato vita vent’anni fa alla favola del Pizzighettone.
Poi ex giocatori, il cantante Omar Pedrini, ristoratori e tante persone comuni. Perché Fogliazza era così, sapeva parlare ai vip così come alla gente comune, trovando sempre le parole giuste. Quella "voglia di vivere, quel cuore pieno di generosità" a cui ha fatto riferimento nell’omelia don Pietro di Sanremo
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