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PROTESTA E RAMMARICO

"Ridateci il ponte", inaccessibile da quasi un anno

I negozi e le tante attività di Calvatone e Tornata hanno risentito pesantemente di questa situazione “economicamente e moralmente, ormai siamo un paese chiuso”

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

19 Maggio 2024 - 09:40

"Ridateci il ponte", inaccessibile da quasi un anno

CALVATONE - “A quasi un anno dalla chiusura del ponte sul fiume Oglio, avvenuta il 9 giugno 2023, non abbiamo la più pallida idea di come intendano intervenire per risolvere questo gravoso problema per il nostro paese e soprattutto  per il nostro lavoro". I negozi e le tante attività di Calvatone e Tornata hanno risentito pesantemente di questa situazione “economicamente e moralmente, ormai siamo un paese chiuso”.

Ora hanno deciso di farsi sentire, diffondendo una lettera che hanno inviato ai presidenti delle Province di Cremona e di Mantova e al Soprintendente. “Siamo un gruppo di aziende e negozi con sede nel comune di Calvatone e Tornata - esordiscono nella missiva -. Come è ben noto, da un anno a questa parte siamo diventati un paese chiuso, dove non c’è passaggio e le persone per arrivarci devono fare il triplo della strada. Questo per effetto della chiusura del ponte che attraversa il fiume Oglio e che ci collega al paese di Acquanegra Sul Chiese e alla provincia di Mantova. Le nostre attività hanno risentito enormemente di questa situazione sia economicamente che moralmente. Con questo scritto siamo a chiedere un po’ di chiarezza da parte vostra su come volete intervenire, e soprattutto sui tempi stimati per l’intervento su questo ponte che è di vitale importanza per il nostro lavoro ed il nostro paese, è veramente inammissibile la scarsità di notizie al riguardo. Paghiamo le tasse per avere dei servizi che in questo momento ci sono negati”.

ponte

La lettera è firmata da 31 operatori di vari tipi di attività, dai locali di ristorazione alle imprese edili, dalle officine meccaniche ai negozi di acconciature, dagli arredamenti all’elettronica e altro ancora.

Intanto, c’è molta attesa per le conclusioni del sopralluogo effettuato il 7 marzo scorso dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, incaricate dalla provincia di Mantova di effettuare delle analisi e formulare una opinione ‘ragionata’ sul da farsi. L’ipotesi è la demolizione dell’esistente con la costruzione di un ponte Bailey.

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