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CREMONA VERSO IL VOTO

Schlein: «Difendiamo la Sanità con le unghie e con i denti»

La segretaria nazionale del Pd in città a sostegno di Andrea Virgilio. Focus sul welfare, salario minimo ed Europa

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

17 Maggio 2024 - 08:38

Schlein: «Difendiamo la Sanità con le unghie e con i denti»

CREMONA - «Non c’è solo la famiglia tradizionale di cui i leader di centrodestra parlano tanto e che, però, nessuno di loro ha. Di famiglie ce ne sono tante e la destra non entri nelle nostre case e non ci dica chi dobbiamo amare e chi dobbiamo sposare». La segretaria del Pd, Elly Schlein ha strappato gli applausi e le risate dei tanti militanti e curiosi che ieri pomeriggio hanno affollato il Cortile Federico II, affrontando una città in tilt per il nubifragio. Presentata dal segretario provinciale, Vittore Soldo e da quello cittadino, Roberto Galletti, semplicemente come Elly, la leader dem è arrivata a Cremona verso le 18.30 per sostenere la campagna elettorale di Andrea Virgilio alle comunali e quella del Pd, per cui è candidata, alle europee.

Elly Schlein con Andrea Virgilio

Con lei il ‘collega’ di candidatura, Alessandro Zan. Ed è partita proprio dalla «sfida importante per il futuro della città». Ha rivendicato la «buona amministrazione e i risultati ottenuti» per Cremona «grazie all’ottimo lavoro di Gianluca Galimberti e della squadra dei consiglieri. Ora dobbiamo guardare al futuro. Non ci sediamo sui risultati, ma cerchiamo sempre di migliorare. Per questo occorre ascoltare la città». Poi le questioni nazionali ed europee. Con un tasto battuto ripetutamente, quello degli annunci in campagna elettorale dalla destra, non mantenuti una volta al Governo: «Promesse da marinaio quelle di Giorgia Meloni, che parla di famiglia, natalità, sanità, casa e welfare e invece o non muove un dito o addirittura sta taglia le risorse».

«La prima grande questione da affrontare subito — ha attaccato Schlein — è quella della sanità pubblica e universale, che difenderemo con le unghie e con i denti dalla privatizzazione strisciante portata avanti da questa destra. In tutto il mondo gli investimenti si misurano in percentuale sul Pil e con il governo Meloni quelli sulla Sanità sono calati inesorabilmente ai livelli pre pandemia. Il Covid non ha insegnato niente e lo dico da uno dei territori che ha pagato il prezzo più alto. Noi, invece, abbiamo depositato un progetto di legge per dare più risorse alla sanità pubblica e per sbloccare le assunzioni. Quella della destra non è disattenzione o sciatteria verso la sanità pubblica, ma un disegno preciso per cui chi ha il portafogli gonfio salta la fila, mentre chi non può pagare rinuncia alle cure».

Elly Schlein saluta il segretario cittadino Roberto Galletti

Qui ha citato Tina Anselmi, ministro della Sanità che firmò la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale. Sui disabili, «non voglio più sentire parole di discriminazione», ha detto con trasparente riferimento al generale Roberto Vannacci. «Hanno accorpato quattro fondi — ha aggiunto — per nascondere un taglio di 100 milioni nei servizi». Capitolo lavoro: «Grazie alla famiglia socialista, in Europa è passata una direttiva per il salario minimo. Ora si tratta di farla diventare legge in Italia e stiamo raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare: sotto i 9 euro non è lavoro, ma sfruttamento. La precarietà del lavoro è un freno per lo sviluppo, lo dicono anche gli economisti. Dobbiamo abolire gli stage gratuiti», ha aggiunto strappando applausi e grida di ‘Brava’.

Sui salari, «ci sono 3,5 milioni di lavoratori poveri. I prezzi sono saliti del 17% in tre anni e i salari del 4,7% e in questi punti di differenza c’è tutta la fatica delle famiglie. Il governo non ha mosso un dito su questo». «Le bollette sono triplicate o quadruplicate. Come si risponde a questo? Con un grande piano industriale sulle rinnovabili che tagliando la dipendenza dai combustibili fossili creerebbe anche posti di lavoro. Anche qui a Cremona puntiamo sulle Comunità energetiche», ha esortato.


Poi l’Europa, partendo dal NextGenerationEu, sinonimo del Pnrr, una iniezione di 200 miliardi di euro di investimenti sul nostro Paese «su cui la Meloni si è astenuta». «Servono politiche pubbliche che accompagnino le imprese, in particolare le piccole e le medie imprese e l’agricoltura, che qui si declina in eccellenze agroalimentari. Noi lo faremo agendo per contrastare l’emergenza climatica e aiutando gli agricoltori che sono le prime vittime di questa emergenza. Green deal non vuol dire meno imprese, ma imprese diverse. E l’Europa deve prendere per mano accompagnando le persone a gestire questi processi di transizione ecologica».

Lo dice anche sulla questione delle case ‘green’: «Mentre la destra piagnucola per chiedere rinvii e gli altri Paesi vanno invece avanti, noi vogliamo fondi per accompagnare la conversione ecologica che, se fatta bene, consentirà di risparmiare». Sulle questioni internazionali, Schlein ha auspicato un «cessate il fuoco a Gaza per liberare gli ostaggi e portare gli aiuti ad una popolazione che non deve essere confusa con Hamas». Sotto i portici tanti volti noti del partito cremonese, come Maura Ruggeri, Luca Burgazzi, Paolo Carletti, Luciano Pizzetti. Ma non solo. C’era infatti l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, della segreteria nazionale Pd, il consigliere regionale Matteo Piloni, la consigliera comunale cremasca Nancy Pederzani.

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