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Aselli, invito agli alunni: «Festeggiate mamma»

Una circolare del preside propone ai ragazzi un gesto che ricambi l’affetto materno

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

12 Maggio 2024 - 17:48

Aselli, invito agli alunni: «Festeggiate mamma»

CREMONA - Nessun richiamo alla disciplina, nessuna comunicazione di servizio su uscite anticipate o iniziative didattiche. L’oggetto del comunicato numero 337 arrivata nella mail di studenti e genitori degli studenti del liceo scientifico Aselli non lascia dubbi: ‘Festa della mamma’. A firmare la circolare, ieri mattina, è stato il preside dell’istituto di via Palestro, Alberto Ferrari non nuovo alla volontà di fare delle comunicazioni di servizio del liceo anche delle occasioni di riflessione e inviti a tenere conto della natura preziosa delle relazioni.

E così, dopo gli auguri di Natale o Pasqua e l’augurio per le vacanze estive come momento di riposo e occasione per coltivare le relazioni amicali e familiari — questi alcuni dei messaggi inviati a studenti e famiglie in passate occasioni — ieri Ferrari ha voluto suggerire agli studenti un atto di attenzione e gentilezza nei confronti delle mamme.


«Gentilissimi, mi permetto di ricordare a voi, carissimi ma talvolta distratti studenti, che domani (oggi per chi legge ndr) è la festa della mamma. Mi permetto anche di sperare che abbiate la forza e la delicatezza di fermarvi un attimo e trovare il tempo di dire un semplice grazie — scrive —. Anzi, un grazie doppio: per l’amore che vedete e per quello che non vedete, un grazie per l’amore che già oggi comprendete, ma uno per quello che, ve lo garantisco, capirete più avanti. Un infinito abbraccio a coloro che tra voi la mamma l’hanno persa e non possono che averne infinita nostalgia».

Ed allora un atto di affetto nei confronti della mamma non è una cosa così scontata in adolescenza, in cui la voce dei genitori appartiene a una lingua ormai divenuta incomprensibile, un grillo parlante che non ha più influenza su ragazzi e ragazze in cerca di indipendenza e il cui orizzonte di senso è nel gruppo di amici. Come ha osservato nei giorni scorsi il filosofo Umberto Galimberti, «i genitori possono avere un’influenza sui figli fino ai dodici anni, poi il punto di riferimento per gli adolescenti divengono gli amici. Ma ciò non vuol dire abdicare al suolo educativo, anzi».


Il preside Ferrari chiede agli studenti di riconoscere e di ringraziare le loro mamme, anche quando sembrano incarnare solo rimproveri o punti di vista che improvvisamente diventano incomprensibili. C’è poi un pensiero a chi ha perso prima del tempo la madre, una ferita difficile da curare, un senso di mancanza che non sembra poter essere colmata e che, proprio per questo, trova nella comunicazione formale ma non asettica del dirigente scolastico una sua affettuosa, empatica attenzione.

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