L'ANALISI
01 Maggio 2024 - 16:12
Pasotto e Ponticelli
CASALMAGGIORE - Bene per i risultati positivi ottenuti dalle tre farmacie comunali, ma bisogna chiarire la questione delle spese legali. Il gruppo consiliare Casalmaggiore la nostra Casa (Fabrizio Vappina, Mario Daina, Pierluigi Pasotto e Valentina Mozzi) interviene sull’Azienda Farmaceutica Municipale dopo il congedo del presidente Marco Ponticelli. Dallo scorso 27 aprile sino al 30 giugno amministratore unico sarà Daniele Azzali, in attesa delle nomine che effettuerà la prossima amministrazione comunale. Cnc però, dopo la conferenza stampa in cui sono stati illustrati i risultati dello scorso anno, torna su un tasto già affrontato che merita a suo avviso un chiarimento.
«Teniamo a ribadire che siamo felici che i risultati siano stati positivi. Afm è una realtà dotata di personale di prim’ordine e l’unica con ben tre punti vendita distribuiti nel comune di Casalmaggiore, l’ultimo dei quali, Vicobellignano, inaugurato appunto 10 anni fa per scelte operate dall’amministrazione Silla. Per correttezza verso le altre realtà operanti su Casalmaggiore, dovremo ritenere che verosimilmente i positivi risultati siano in linea con l’andamento del settore».
Ciò ricordato, «davvero – dicono i consiglieri di minoranza — ci piacerebbe poter archiviare la questione delle famose spese legali, il cui ammontare è stato pubblicato dalla stessa Afm e di cui avevamo chiesto spiegazioni dettagliate». Cnc ha «preso atto del riserbo che il presidente ha opposto in consiglio comunale, abbiamo ritenuto non congrua alla natura di società in mano pubblica tale scelta. Ancora una volta abbiamo espresso tale dissenso motivando in consiglio comunale. Dobbiamo però prendere atto che il presidente, pur avendo rifiutato i chiarimenti richiesti avanti il consiglio comunale, oggi affida a una dichiarazione unilaterale alla stampa il compito di manifestare la propria volontà di chiarire i fatti». Ponticelli ha detto che «di controversie legali ce n’è stata solo una a gennaio 2022, mossa contro l’Azienda, non contro di me, conciliata dopo 12 mesi, senza alcun danno per l’Afm».
I fatti «in realtà – sottolinea Cnc — rimangono nascosti dietro la clausola di riservatezza opposta al consiglio comunale. Quindi riteniamo che la soluzione per soddisfare le esigenze di trasparenza di tutti i protagonisti possa essere una sola».
«Proponiamo una soluzione a Ponticelli: chiediamo pubblicamente alla sua controparte di superare la clausola di riservatezza in modo che Afm possa rendere pubblici gli atti con i termini e le cifre di questa vicenda anche perché l’affermazione ‘conclusa senza danni per Afm’ visto l’esborso, rimane nebulosa. Pare che nemmeno il sindaco Bongiovanni stato messo a conoscenza, come ha ripetutamente dichiarato durante l’ultimo consiglio comunale: a questo punto, viste le recenti dichiarazioni, perché non cogliere l’occasione di spiegare davvero ai cittadini di Casalmaggiore, reali proprietari di Afm?».
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