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Cittadini esasperati: "Ridateci il ponte"

Apparsi due striscioni: uno in paese, l'altro ad Acquanegra sul Chiese. L'infrastruttura chiusa dal 9 giugno 2023

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

26 Aprile 2024 - 15:05

Cittadini esasperati: "Ridateci il ponte"

Tavoni sotto lo striscione esposto a Calvatone

CALVATONE - Dopo la raccolta di quasi 2mila firme nel territorio per sollecitare una soluzione al problema del ponte sull’Oglio, chiuso dal 9 giugno 2023, sono apparsi anche due striscioni ben visibili, da una parte e dall’altra del fiume, per sollecitare attenzione al tema. Uno a Calvatone, all’altezza del cimitero, e un altro ad Acquanegra. “Ridateci il ponte”, la scritta. A testimonianza della esasperazione dei cittadini, costretti a sopportare disagi notevoli.

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Lo striscione appeso ad Acquanegra sul Chiese

Nella zona c’è pertanto molta attesa per le conclusioni del sopralluogo effettuato il 7 marzo scorso da Walter Salvatore, docente ordinario di Tecnica delle costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, insieme a due ingegneri specializzati in strutture e uno specializzato in idraulica. Uno staff composto complessivamente da cinque persone, incaricate dalla provincia di Mantova di effettuare delle analisi e formulare una opinione ‘ragionata’ sul da farsi. Si attendevano tempi un po’ più rapidi, inizialmente, per gli esiti.

«Al momento non ci sono ancora i risultati - afferma la sindaca Valeria Patelli -, ma confido che entro una settimana, dieci giorni, possano arrivare. Dopodiché una decisione finale sarà la Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia».

A fare parte di questa Commissione sono il segretario regionale del ministero della Cultura per la Lombardia, con funzioni di presidente, alcuni soprintendenti ad Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province lombarde e altre figure tecniche.
«Speriamo in bene - aggiunge la sindaca -. I soldi per l’eventuale, nuovo, ponte sono già stati accantonati». Si parla di oltre due milioni di euro.

Sotto esame c’è proprio la possibilità di sostituire la struttura attuale - inaugurata nel 1909 - con una di uguali caratteristiche estetiche, ma con una capacità di carico adeguata alle necessità del traffico attuale. L’obiettivo è quello di avere un ponte transitabile almeno dal cosiddetto traffico leggero, ossia veicoli sino a 3 tonnellate e mezzo di peso e larghezza non superiore ai 2 metri e 10 centimetri.

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