L'ANALISI
18 Aprile 2024 - 18:49
CASTELVETRO - «Suo marito e suo figlio sono attesi con urgenza in municipio per firmare alcuni documenti importanti»: è stato in sintesi questo il contenuto di una telefonata ricevuta nei giorni scorsi da un’anziana del paese. Convinta di essere stata in contatto con un funzionario del Comune di Castelvetro, ha riferito ai parenti e li ha mandati proprio in piazza Biazzi. Questo è stato però il preludio dell’ennesimo tentato raggiro, per fortuna andato in fumo. Un copione diverso dai soliti ma con la stessa finalità: derubare anziani e quindi più fragili.
Non appena marito e figlio sono usciti di casa per raggiungere il municipio, infatti, la donna ha ricevuto una seconda telefonata. Quella di un altro sedicente funzionario che, una volta accertatosi del fatto che i due uomini fossero effettivamente andati altrove, ha provato a convincere la signora a ricevere la visita di una persona, che avrebbe dovuto ritirare una somma in denaro sempre per ragioni burocratiche.
A quel punto, però, la castelvetrese ha intuito di essere vittima di una tentata truffa. Ha riagganciato e, prima di comporre il 112 per denunciare il caso, ha richiamato marito e figlio che sono immediatamente tornati a casa per non lasciarla sola. Inutile aggiungere che dal Comune di Castelvetro non era partita nessuna telefonata di convocazione. Anzi, sia l’ente locale sia le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di non fare entrare nessuno in casa e di non cascare in simili tranelli.
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