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Alberi in città, la ‘prima linea di difesa’ dal cambiamento climatico

Le sfide nell’iniziativa promossa da Regione con Kèpos, Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il Crea

La Provincia Redazione

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17 Aprile 2024 - 14:27

Alberi e città: ‘prima linea di difesa’ dal cambiamento climatico

CREMONA - Gli alberi costituiscono la ‘prima linea di difesa’ dal cambiamento climatico in atto. La vegetazione urbana gioca un ruolo cruciale nel contrastarne gli effetti, a partire dalle città, oltre a contribuire a migliorare la qualità dell’aria, ridurre le temperature e aumentare la biodiversità. Se n’è parlato al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli, a Milano, nel convegno ‘Alberi e città: prove di resilienza’, organizzato da Regione Lombardia, con Kèpos, Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con il Crea.


«Regione Lombardia è da sempre attiva nella difesa e nella valorizzazione del verde, non solo per l’importanza che le alberature ricoprono nella lotta al cambiamento climatico, ma anche perché sono elemento critico per il miglioramento del paesaggio. È estremamente incoraggiante – afferma l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi — vedere l’impegno concreto che Kèpos sta attuando nella promozione di una cultura del verde sana e nell’adozione di pratiche sostenibili nell’ambiente urbano. Spesso sottovalutiamo l’importanza della progettazione di questo tipo di interventi nelle nostre città. Che sia un parco o un singolo albero, quando si progetta un nuovo spazio o la rigenerazione di un’area già esistente è necessario trovare la giusta collocazione per il verde, che deve essere accessibile in maniera semplice e diretta».


Ed è fondamentale, come sottolinea Francesco Maccazzola, presidente di Kèpos-Libro Bianco del Verde, «sviluppare un’attenzione verso la cura di alberi e piante. Con Confagricoltura e Assoverde abbiamo creato quest’associazione di Promozione Sociale e senza scopo di lucro, che ho l’onore di presiedere, proprio per promuovere un cambiamento nel ‘sentire’ del verde, riconoscendo che è elemento essenziale da inserire nei piani regolatori delle città attraverso progetti ed interventi, metodologie e strumenti messi in campo da professionisti qualificati, passando per la promozione di percorsi di formazione specialistica nelle scuole, per creare figure sempre più preparate, a partire dai primi anni della scuola».


Del resto, i cambiamenti climatici in corso sono, sia per le città che per le campagne, la sfida più urgente: «In questa direzione, Regione Lombardia e il mio assessorato appoggiano questo importante focus, auspicando che una ricerca puntuale e pragmatica su quanto accaduto e sta accadendo nella nostra regione possa essere il giusto viatico per trovare, con un approccio multidisciplinare, risposte che potranno indirizzare i nostri vivai nella programmazione delle produzioni e nella corretta selezione delle specie e cultivar migliori e più resilienti per le nostre città e campagne. Così facendo saremo anche in grado di fornire gli input più innovativi per la gestione, pianificazione e progettazione del verde urbano» dichiara Alessandro Beduschi, assessore ragionale all’Agricoltura.

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Commenti all'articolo

  • mondo

    17 Aprile 2024 - 15:20

    Macché cambiamento climatico! Ci vuole manutenzione! Anche una casalinga green capisce solo a guardarle quando una pianta è secca o malata. Le piante in via Bergamo sono lì dagli anni 70 mai viste potarle sono inclinate e per di più avvolte dall'edera che fa soffocare la pianta. Si sta abusando la parola cambiamento climatico perché potare costa .

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