L'ANALISI
17 Aprile 2024 - 11:04
VIADANA - «L’amministrazione comunale sta utilizzando lo strumento del contenzioso per rimandare nel tempo il pagamento di competenze inerenti a contratti, forniture e concessioni, violando i principi contabili di annualità, puntualità e trasparenza che devono contraddistinguere la redazione dei bilanci pubblici»: lo sostengono il capogruppo di Viadana Democratica Daniele Mozzi e il portavoce Silvio Perteghella, prendendo come esempio la vicenda del Cineteatro Vittoria, sulla quale hanno presentato una mozione per il consiglio comunale di venerdì (convocato per le 20).
Dopo la ristrutturazione da parte della società privata Cinema Teatro Vittoria srl, questa nel 2004 aveva ottenuto in concessione la sala per 30 anni in modo da ripagarsi l’investimento. Il teatro è stato chiuso nel 2020 per l’emergenza Covid e non riaperto. «Il contratto è stato risolto dal privato nel dicembre 2022, risoluzione a cui il Comune non ha presentato nessun ricorso, ma ha risposto con un decreto di revoca della concessione nel maggio 2023, senza liquidare il valore residuo», spiegano Mozzi e Perteghella.
«L’amministrazione comunale è consapevole del fatto che dovrà liquidare al concessionario il controvalore economico di 12 anni di mancata concessione, ma ha preferito farsi chiamare in causa, piuttosto che pagare, per rimandare alle future amministrazioni questo onere. Si ha l’impressione che, in questo caso specifico, il contenzioso sia uno strumento utilizzato impropriamente dall’amministrazione come forma di finanziamento, al fine di rimandare il più possibile la liquidazione economica di una obbligazione sorta con la risoluzione contrattuale avvenuta in modo consensuale tra il 2022 e il 2023. Con la nostra mozione chiediamo che il Comune accantoni una cifra congrua e corrispondente alla consistenza della causa in corso con la società Cinema Teatro Vittoria».
Di quanti soldi si tratta? Sono gli stessi Mozzi e Perteghella a fare i conti: «Un anno di concessione aveva un controvalore economico di circa 48mila euro. Quindi nella mozione chiediamo che il fondo rischi derivanti da contenzioso sia aumentato di 450mila euro, che si sommerebbero ai 150 mila euro già stanziati, per un totale di 600 mila euro».
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