L'ANALISI
10 Aprile 2024 - 18:59
Elisabetta Pari e Walter Montini
ISOLA DOVARESE - Stipendi più corposi per i dipendenti della Fondazione San Giuseppe. Ne danno conferma il presidente Walter Montini e il direttore generale dell’ente Elisabetta Pari. «Anche noi — riferisce Montini — abbiamo sottoscritto un accordo con i sindacati che prevede un aumento complessivo di 1200 euro. Cento euro vengono riconosciuti subito per il 2023, altri duecento lo saranno a fine anno come misure di welfare per tutti e 900 euro in termini di produttività, il massimo importo conferibile». Ci sono poi aumenti previsti anche per i cinque quadri e dirigenti responsabili «definiti per obbiettivi, da un massimo di 3mila a un minimo di 2mila euro, sempre riferiti alla produttività».
Il presidente precisa che «questo tipo di intervento è iniziato sin da agosto, settembre e dicembre dello scorso anno, in cui si era presentata una carenza di personale, e per quello abbiamo riconosciuto una indennità di rientro pari a 50 euro lordi». L’accordo, aggiunge il direttore, «prevede che da aprile in poi per i rientri per tutti i turnisti vengono corrisposti 40 euro per il rientro sul giorno feriale e 50 euro sul festivo o il festivo infrasettimanale, qualora si verifichi una situazione di carenza di personale».
Perché si è giunti a questa decisione? «La filosofia del provvedimento — spiega il presidente — trova le sue ragioni nel contesto che stiamo vivendo. Si esce da una situazione pandemica che ha lasciato strascichi nel personale e nella organizzazione delle rsa. Se non ci fosse stata da parte del personale una etica nel condurre il proprio lavoro, un elevato senso di responsabilità, saremmo in difficoltà. Come hanno fatto molte fondazioni, anche noi dopo aver assestato il bilancio abbiamo deciso di dare un riconoscimento al personale. Abbiamo visto che le disponibilità finanziarie c’erano e per questo abbiamo raggiunto l’accordo. Accordo che riconosce l’effettivo lavoro svolto e che è stato sottoscritto dalle tre sigle sindacali. Si tratta di un punto fermo che ci allinea alla posizione assunta anche dalle altre fondazioni».
Intanto, alla Fondazione proseguono i lavori per l’efficientamento energetico e il miglioramento antisismico di tutta la struttura. Si tratta di opere corpose, interamente finanziate dal bonus 110, del costo complessivo di 7 milioni di euro. Sono previsti il miglioramento termico con la sostituzione dei serramenti, la sistemazione della copertura, il rifacimento degli impianti, la posa di pannelli fotovoltaici. Si prevede che l’operazione consentirà a regime un risparmio di costi energetici pari a 90mila euro l’anno.
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