L'ANALISI
10 Aprile 2024 - 05:15
La scala utilizzata dalla gang
SONCINO - Colpo grosso nottetempo al Ristorante La Cantina: il malloppo vale 40mila euro. In azione, con ogni probabilità, una squadra di ladri esperti che, portandosi dietro tutti gli attrezzi del mestiere, hanno svaligiato non solo la rinomata attività ma anche il vicinato. Per fuggire, tra l’altro, hanno rubato il furgoncino di un confinante per poi imboccare le ‘strade basse’. I titolari, però, non si lasciano spaventare. Ieri, col poco che rimaneva, hanno riaperto per servire i clienti come se nulla fosse accaduto: «Ci hanno tolto tutto ma non ci fermeranno! Ricominciamo da qui».
L’Arma del borgo medievale e di Crema è già sulle tracce dei responsabili. Sarà fondamentale l’analisi dei varchi elettronici: sia la Bassa Bresciana che il Cremonese sono tappezzati di occhi virtuali, la targa sarà difficilmente sfuggita alle webcam.
«Beh, a questo punto cominciamo a pensare che vogliano aprirsi un ristorante…andremo a trovarli!».
Con parannanza indosso, cappello da chef reindossato e padelle (quelle scampate) sul fuoco, i proprietari della Cantina di Soncino ironizzano nella giornata più nera di sempre. Lo fanno con le occhiaie sul volto, prima di tornare a lavorare dopo aver passato la notte tra lacrime e verbali.
Il ristorante, che critici autorevoli per esempio sul portale ‘Restaurantguru’ classificano come un tempio della gastronomia, è stato a dir poco razziato. Il blitz insomma non casuale, probabilmente. Di certo bizzarro. Che sparissero, in un colpo così preciso e ben orchestrato, le bottiglie più pregiate di Barolo, vini francesi d’ottima annata e diversi champagne era quasi scontato, anzi i ladri hanno forse puntato prima di tutto a quelle. Ma dovevano aver fame, perché nel tragitto si sono accompagnati anche con chili di gamberoni argentini freschi. E non è finita, anzi. Col cibo sono scomparse anche tutte le strumentazioni da cucina, compreso il tritacarne e perfino le divise, partendo dai grembiuli.
«Non credo che possano essere state meno di otto o dieci persone – racconta una delle proprietarie –, anche perché si sono portati via tutti i bicchieri. E se le bottiglie di vino andavano da una manciata sino ai 300 euro, quelli di certo non valevano che pochissimo. E sono stati attenti a trasportarli, ne hanno lasciati rotti in terra davvero pochi. In più – precisa – hanno usato una scala, delle reti, delle cesoie, una fune, hanno forzato una porta d’ingresso, hanno rubato un veicolo per la fuga. Difficile pensare che fossero una banda poco numerosa o d’improvvisati…».
All’attivo, nell’elenco stilato con precisione nella denuncia, mancano anche l’olio Evo (che fa sempre gola col costo attuale), lo zafferano che è certamente una spezia pregiata, ma pure inezie come il pepe, l’origano e l’acqua tonica. Insomma, la gang ha portato via tutto quello che si poteva infilare nel furgoncino, dai primi piatti ai contorni.
Grande solidarietà da parte dei clienti abituali, che sono molti e vengono da tutto il Nord Italia, ma più in generale dalla comunità soncinese. La Cantina della via Brescia-Gazzuoli, infatti, è un’istituzione nella città del medioevo.
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