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MADIGNANO: IL MISTERO

Un tunnel segreto sotto l’antica abbazia benedettina

Indagini sul misterioso passaggio sotterraneo: permetteva ai frati di raggiungere la campagna in caso di pericolo

Dario Dolci

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09 Aprile 2024 - 05:10

Un tunnel segreto sotto l’antica abbazia benedettina

L'antica abbazia benedettina di Madignano

MADIGNANO - Un tunnel che collegava l’antica abbazia benedettina alla cascina dei Frati. Un passaggio sotterraneo di tre chilometri, realizzato secoli fa, che nessuno è mai riuscito a trovare, ma del quale qualcuno ancora conosce l’esistenza. Il mistero di Madignano è stato ricordato l’altra sera dal docente Paolo Marchesi, in occasione della presentazione del libro ‘Il quadrato magico’ di Anna Zanibelli. Tra magia e mistero il collegamento è stato naturale. L’antica abbazia sta a ridosso della chiesa parrocchiale, in centro al paese, dunque.

La cascina dei Frati, invece, segna il confine tra il territorio comunale e quello di Ripalta Arpina ed è situata nei pressi del santuario del Marzale. La distanza è notevole. Marchesi ha raccontato che il monastero benedettino è stato realizzato nell’XI secolo e che lo scopo dei monaci era di assicurare pane e minestra ai poveri, di accogliere i pellegrini e di coltivare i terreni, che erano appunto situati presso la cascina. Dalle cui cantine doveva partire il tunnel, che però nei secoli, non essendo più stato utilizzato, è probabilmente crollato ed è stato ostruito.

La cascina dei Frati al confine con Ripalta Arpina

Il cunicolo permetteva ai frati della cella benedettina di guadagnare segretamente la campagna in caso di pericolo. Il Fondo ambiente italiano si era attivato qualche anno fa per condurre una ricerca, ma senza esito. Del mistero di Madignano parla anche Riccardo Ghidotti, che ha vissuto la sua infanzia e giovinezza in paese, raccogliendone la storia in un libro pubblicato nel 1976. La cascina Ca’ dei Frati esiste ancora, ma chi la conduce per coltivare cereali e allevare animali non ne conosce la storia, avendola rilevata da non molto. In quanto all’abbazia, negli anni è stata smembrata e divisa tra più proprietari.

Esternamente è rimasta com’era, ma all’interno è stata in buona parte ristrutturata. La fortuna e lo sviluppo del borgo di Madignano sono legati strettamente alla fondazione del monastero dei Benedettini cluniacensi, avvenuta verso la fine del secolo XI (tra il 1079 ed il 1095) in seguito all’impulso dato dalle edificazioni di altri monasteri nel Cremasco, a Ombriano e a Crema. Nonostante i madignanesi la chiamino abbazia, il monastero non ebbe mai quel titolo, ma rimase priorato fino all’allontanamento dei monaci, avvenuto verso la metà del 1400. In seguito, la struttura venne inglobata nella chiesa costruita a partire dal 1494.

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