L'ANALISI
15 Marzo 2024 - 05:00
CREMONA - «La Provincia di Cremona sta sviluppando una serie di azioni, con l’obiettivo di potenziare le proprie infrastrutture e, in particolare, di dotarsi di nuove e più adeguate sedi per i Centri per l’Impiego, che permettano all’offerta complessiva dei servizi per il lavoro, rivolti a cittadini e imprese, di crescere in termini sia quantitativi che qualitativi». Lo spiega il presidente della Provincia Mirko Paolo Signoroni. Queste azioni si sviluppano nell’ambito del ‘Piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego’, adottato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e recepito da Regione Lombardia, che nella sua parte dedicata alle infrastrutture prevede la possibilità di acquistare o ristrutturare immobili da adibire a nuove sedi dei Centri per l’Impiego, tramite l’assegnazione delle risorse necessarie da parte della Regione a favore delle Province o dei Comuni interessati.
In particolare, per quanto riguarda il Centro per l’Impiego di Crema sono in corso, in collaborazione con l’amministrazione comunale, le attività di ristrutturazione di una nuova sede, già acquistata dal Comune stesso; quanto al Centro per l’Impiego di Cremona, invece, la Provincia sta gestendo le procedure amministrative per l’acquisto di un immobile da destinare a sede del Centro e nel quale troveranno collocazione anche gli uffici provinciali di direzione e coordinamento delle attività dei Centri per l’Impiego e per l’inserimento lavorativo delle persone disabili. Sono due le ipotesi sul tavolo: l’immobile di Centropadane in via Colletta, che però non risponderebbe ai requisiti, e uno spazio in via dell’Innovazione digitale al distretto tecnologico di Cremona.
I quattro Centri per l’Impiego provinciali (Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina), oltre a svolgere diversi compiti amministrativi, come quelli connessi alla gestione dello stato di disoccupazione, effettuano un’attività di intermediazione tra chi è alla ricerca di lavoro e chi, invece, il lavoro lo offre; ed erogano specifici ‘servizi per il lavoro’. In particolare, nel corso del 2023 sono stati complessivamente effettuati 6.852 interventi di accoglienza e prima informazione, 5.284 colloqui di orientamento di base, 5.230 patti di servizio personalizzati, 492 consulenze orientative (colloquio di orientamento specialistico, bilancio delle competenze, bilancio attitudinale), 2.116 ricerche attive del lavoro, e 2.481 colloqui brevi di aggiornamento.
Una parte di questi servizi è stata erogata a favore di persone disabili; infatti la Provincia è l’ente competente ad attuare la legge 68 del 12 marzo 1999, che ha l’obiettivo di promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone diversamente abili tramite una serie di attività (il ‘collocamento mirato’) che cercano di individuare il posto di lavoro più adatto in relazione alla situazione della singola persona.
Fra le attività svolte dai Centri per l’Impiego, va ricordato anche il Servizio per l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro (Ido), specificamente rivolto alle imprese che hanno manifestato fabbisogno di personale, con l’obiettivo di individuare le candidature maggiormente rispondenti ai requisiti della ricerca; e questo tramite la pubblicizzazione delle posizioni vacanti, il contatto dei potenziali candidati, la raccolta delle auto-candidature, la presentazione alle imprese di una rosa delle candidature pre-selezionate. Nel corso del 2023 questa attività ha portato allo svolgimento di 2.518 colloqui di selezione.
È di particolare rilievo, infine, il lavoro svolto dai Centri per l’Impiego nella promozione e nella gestione dei tirocini extracurriculari (248 nel 2023), esperienze di formazione e lavoro che consentono l’inserimento di persone in età lavorativa in contesti aziendali. Il Centro per l’Impiego presta assistenza nella preparazione al periodo di tirocinio, nella ricerca dell’ente o azienda che ospiterà il tirocinante, nella gestione delle relative pratiche amministrative e nell’individuazione del tutor, che ha il compito specifico di seguire il tirocinante durante l’intero percorso di formazione e lavoro.
CREMA - Saranno completati entro fine anno i lavori di riqualificazione degli spazi, all’interno del Palazzo di vetro di via De Gasperi, che accoglieranno la nuova sede del Centro per l’impiego di Crema. Dietro quello che sembra un semplice trasloco dal secondo piano al piano terra dell’iconico stabile che sorge dirimpetto allo stadio Voltini c’è, in realtà, un’importante operazione di potenziamento del servizio. Infatti la trasformazione in chiave funzionale degli ambienti che fino a una manciata di anni fa ospitavano gli uffici dell’Inps (oggi attivi nella zona industriale di Santa Maria) rappresenta il primo passo della strategia di sviluppo dell’attività territoriale indirizzata a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
«Il piano di potenziamento del Cpi di Crema — informa la Provincia di Cremona — sarà perfezionato in concomitanza con la fine della ristrutturazione, compreso l’allestimento di arredi, postazioni ecc.». In base al cronoprogramma, la data di fine cantiere «è prevista a fine novembre — precisano da palazzo della Provincia —, mentre gli uffici saranno operativi tra gennaio e febbraio del 2025». Ma quel che più conta è che lo staff del Cpi verrà rimpolpato in misura significativa: «A regime — fa sapere l’ente provinciale — il numero delle persone in organico sarà di 27 unità, che saranno inserite progressivamente entro l’inaugurazione della nuova sede in base agli esiti dei concorsi che si terranno nel frattempo». In buona sostanza, al termine del percorso tracciato dalla Provincia, il personale del Cpi — che attualmente conta 15 professionisti — risulterà pressoché raddoppiato.
I lavori al pian terreno del Palazzo di vetro sono iniziati esattamente due mesi fa. Come spiega la vice sindaca di Crema Cinzia Fontana, «il progetto risponde alla necessità di una profonda manutenzione straordinaria con rifacimento dell’impiantistica e predisposizione degli ambienti di lavoro». Dal punto di vista strutturale, l’operazione ha un costo complessivo di 2,1 milioni di euro. «Le risorse economiche — ricorda Fontana — sono state stanziate dallo Stato attraverso la Legge di Bilancio 2019. I fondi, trasferiti alla Regione e poi alla Provincia, sono infine stati messi a disposizione del Comune per l’acquisto di uno spazio idoneo». Insomma: niente più affitto per il Cip, ma spazi di proprietà comunale che, tra l’altro, vanno a valorizzare il patrimonio pubblico.
«La sede è stata acquistata nel 2022 per circa 1 milione di euro — sottolinea Fontana —. Il progetto esecutivo dell’intervento di riqualificazione è stato approvato nel 2023 e il verbale di consegna dei lavori risale allo scorso gennaio. La ristrutturazione richiede una spesa totale di un milione e 50mila euro. La nuova sede assicura il rispetto delle caratteristiche prefissate: disponibilità di parcheggi, garanzia di riservatezza all’interno degli uffici e accessibilità massima per tutti gli utenti». La vice sindaca sottolinea la rilevanza strategica del potenziamento del Cpi: «Il Centro per l’impiego serve tutti i 48 comuni del Cremasco, territorio che può contare su un vastissimo bacino di imprese. I nuovi uffici offriranno l’opportunità di rispondere in maniera ancora più efficace alla domanda di servizi sempre più mirati all’orientamento e alle politiche attive del lavoro».
CASALMAGGIORE - Dopo una ricerca di nuovi spazi avvenuta tempo fa per un periodo piuttosto lungo, il Centro per l’Impiego di Casalmaggiore alla fine è rimasto nella sede di via Cairoli 12, a pochi passi dalla centralissima piazza Garibaldi. La decisione è stata presa dopo aver valutato che gli spazi sono pienamente adeguati per il personale operativo. Originariamente, il Comune aveva intrapreso la ricerca di locali più ampi, spinto dal previsto Piano di potenziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che prevedeva un ampliamento del personale con 16 nuove assunzioni.
Un potenziamento di questo tipo richiedeva ovviamente un numero superiore di ambienti. Il numero di eventuali nuovi dipendenti, a dire il vero, sin dall’inizio era sembrato eccessivo e aveva suscitato anche una sorta di levata di scudi da parte di alcuni sindaci del territorio, che non comprendevano che cosa sarebbero stati chiamati a fare tutti quei nuovi assunti. Difatti, un’espansione di quelle proporzioni alla fine non si è verificata, portando alla conclusione che l’attuale ufficio fosse sufficiente per le esigenze del team.
La ricerca di nuove sedi aveva preso il via già nel 2021 con un avviso che scadeva il 6 ottobre, ma le proposte ricevute non soddisfacevano i criteri richiesti. Un secondo tentativo di individuare una nuova sede entro il 10 gennaio 2022 non aveva sortito effetti, così come il terzo tentativo, che ridimensionava le esigenze a locali capaci di accogliere 12/13 dipendenti e rispettare determinati standard, tra cui l’accessibilità con trasporto pubblico e l’adeguatezza degli spazi per l’accoglienza e la privacy.
Al termine della pubblicazione degli avvisi infruttuosi per la ricerca di nuovi spazi, a novembre del 2022 si è deciso di rinnovare il contratto di locazione dell’immobile già utilizzato con la ‘Prelios Sgr Spa’ di Milano, la società di gestione del fondo Eridano a cui furono ceduti gli immobili pubblici, per una durata di sei anni con possibilità di rinnovo, e un canone annuo di circa 32 mila euro, da dividere tra i 19 comuni facenti parte del distretto di Casalmaggiore, proporzionalmente alla popolazione. Un esito che ha segnato un punto di stabilità per il Centro per l’Impiego, che continua a operare dalla sua sede storica, confermando il suo ruolo di punto di riferimento della zona nelle politiche attive del lavoro e nell’assistenza ai cittadini del territorio.
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