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Via Dante: avanti il multipiano, demolito l'edificio di Rfi

Ora le opere di viabilità per l’accesso al parcheggio. L’assessore Pasquali: «Ancora due mesi al massimo»

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12 Marzo 2024 - 08:26

Via Dante: avanti il multipiano, demolito l'edificio di Rfi

CREMONA - «Loda i grandi poderi, ma coltivane uno piccolo». Ma quando diventa impossibile, bisogna abbattere. Sarebbe stato d’accordo anche il poeta romano Virgilio con quanto accaduto ieri mattina, quando una ruspa ha demolito ciò che rimaneva del ‘poderetto’, il rudere ormai fatiscente e pericolante lungo via Dante di proprietà di Rfi, Rete ferroviaria italiana. Come emerso ad inizio mese proprio dopo una riunione con tutte le parti in causa (Aem, Comune ed impresa appaltatrice), rendeva infatti difficoltoso il procedere dei lavori del nuovo parcheggio multipiano adiacente. L’accesso al parking è infatti previsto proprio da via Dante, accanto a quello che fino a ieri era solo un ammasso di pietre che l’incuria stava pian piano erodendo. E che i cittadini erano costretti a vedere percorrendo il cavalcavia che porta al cimitero.

Prima della demolizione


«Il lavoro di abbattimento — spiega Simona Pasquali, assessore alla Mobilità — è stato portato a termine. Tolto ciò che rimaneva dell’edificio e bonificata la zona verde circostante, verrà fatta una nuova recinzione. Il subentro di Aem è previsto per la prossima settimana, quando cominceranno i lavori per il ripristino della viabilità necessaria ad entrambi i cantieri: scolo delle acque, rifacimento del marciapiede e del nuovo asfalto. Ad interventi terminati — conclude Pasquali —, propedeutici appunto all’accesso al parcheggio, Rfi provvederà, dopo averli analizzati, allo smaltimento dei materiali di scarto dovuti all’abbattimento del rudere fatiscente».


Entrambi i cantieri, quello del poderetto e quello del nuovo multipiano, saranno quindi separati in modo da permettere di accedere anche al parcheggio con mezzi pesanti per la sua ultimazione. Non ci vorrà molto, come ha confermato la stessa Pasquali: circa un mese e mezzo o, al massimo, due.

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