L'ANALISI
09 Marzo 2024 - 19:07
BOZZOLO/CALVATONE - Con l’adrenalina a mille, ha inseguito in auto, la sua Volvo v70, il complice dei ladri che avevano appena fatto ‘visita’ a casa sua, a Bozzolo, ed è riuscito a bloccarlo. È successo tutto venerdì sera, «verso le 23 e 30», racconta Rudy Panizzi, il derubato, che con il padre gestisce la omonima Nautica avente sede a Calvatone in via Legorino. A lanciare l’allarme è stata una vicina di casa, a Bozzolo, che ha notato in via don Minzoni dei movimenti sospetti, luci di torce, nella casa di Panizzi, in quel momento assente perché impegnato con la moglie alla Zanzarina d’Oro di Calvatone. La coppia, infatti, è attiva negli intrattenimenti musicali e in quel momento era protagonista di una serata di karaoke.
Ricevuta la chiamata, Panizzi si è messo al volante per raggiungere la propria abitazione ed è incappato in uno dei ladri che si stava per allontanare a bordo della Volkswagen Polo della moglie. Lo sconosciuto è però riuscito a scappare a piedi insieme a una complice. Panizzi però ha notato che nei paraggi si trovava una Mercedes classe B a fari spenti e a motore acceso. Una situazione sospetta. E difatti, non appena l’imprenditore si è avvicinato alla Mercedes, il conducente è partito a tutta velocità e lì è nato l’inseguimento.
«L’ho rincorso – racconta Panizzi – e in questo mi è servita l’esperienza di anni da pilota di rally e di gare di motonautica. Non c’era verso che si fermasse, nonostante ci fossi io a seguirlo, i carabinieri con tre pattuglie e anche mio padre. Finché sono riuscito a superare quella Mercedes e a bloccarle la strada. È stato dopo un sorpasso che mi sono posto di traverso riuscendo a impedirgli di scappare».
L’uomo alla guida della Mercedes probabilmente era il complice dei due soggetti scappati nei campi. La vettura era intestata a una donna albanese residente a Sospiro. A bordo della macchina si trovavano dei portafogli forse dei due probabili complici, un altro albanese e un napoletano. Entrambi dovrebbero risiedere a Cremona. «La cosa sconcertante – aggiunge Panizzi – è che quel tizio a bordo della Mercedes negava tutto. Ma se uno è in regola e non ha fatto nulla, perché deve scappare in quel modo assurdo?».
I carabinieri stanno indagando e non è da escludere che a breve possano emergere ulteriori dettagli di quanto avvenuto. Quanto al bottino del furto, si tratterebbe di un migliaio di euro in gioielli oltre ai danni alla basculante e alle porte. Cercavano di più, ma l’allarme lanciato dalla vicina di casa ha rovinato i piani ai ladri.
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