L'ANALISI
08 Marzo 2024 - 05:05
SPINADESCO - La piena del Po di questi giorni non ha fatto azionare le nuove idrovore installate dall’Aipo, che comunque , in caso di necessità sono pronte a fare il loro dovere. All’Agenzia Interregionale per il fiume Po sono serviti alcuni anni di lavoro per realizzare questa poderosa opera idraulica di adeguamento della chiavica alla foce del fiume Riglio.
Come cospicuo, del resto, è stato il finanziamento regionale: un milione e 620mila euro proprio in favore della sicurezza, grazie al quale gli allagamenti di campi e case resteranno in un futuro che comunque ci si augura lontano, un lontano e triste ricordo. Le infrastrutture, nella deprecabile ipotesi che il Riglio si ingrossi esageratamente, succhieranno la sua acqua ributtandola nel Grande Fiume. Le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione rientrano nel pacchetto corposo di operazioni per garantire la difesa del suolo battezzato ‘Piano Lombardia’, approvati dalla giunta regionale quando assessore al Territorio e alla Protezione Civile era Pietro Foroni.
«L’agenzia - aveva spiegato all’epoca dello stanziamento dei fondi il direttore generale di Aipo Luigi Mille – è interessata da una serie di interventi e questo è uno di quelli più qualificanti, perché completa in sostanza l’attività che abbiamo già iniziato sotto il profilo delle opere murarie». Le due grosse pompe da 2,2 metri cubi al secondo e tutti gli accessori necessari al funzionamento della chiavica del Riglio, come detto, entreranno in funzione quando il colatore non è in grado di scaricare direttamente l’acqua nel Po.
«La Regione – aveva proseguito Mille - conosce bene la nostra programmazione; siamo pienamente soddisfatti e saremo naturalmente celeri nel realizzare gli interventi finanziati». Promessa mantenuta. «Fortunatamente – afferma con soddisfazione il sindaco Roberto Lazzari – la piena è passata senza lasciare il segno e non è stato necessario che entrassero in funzione queste nuove attrezzature all’avanguardia, ma nell’eventualità servissero, grazie ad un’opera di ingegneria degna di nota, saranno in grado di evitare allagamenti che in passato hanno creato seri problemi al nostro paese». «Siamo contenti che non è successo nulla e che non ci sono quindi state situazioni di pericolo – afferma un compaesano doc – ma sicuramente, nel caso in cui la portata d’acqua fosse stata ingente, quello che qui abbiamo già ribattezzato ‘Il mose di Spinadesco’ ci avrebbe sicuramente difeso».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris