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CASALMAGGIORE

La cura dell’anima e la città degli ultimi

A un anno dalla morte, Casalmaggiore rende omaggio allo psichiatra Franco Rotelli

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

02 Marzo 2024 - 05:20

La cura dell’anima e la città degli ultimi

Baroni, Bongiovanni, Pizzamiglio e Micolo

CASALMAGGIORE - Sotto il titolo ‘La città sociale, la città che cura’ è racchiuso un cartellone di iniziative organizzate nell’Auditorium Santa Croce, sotto l’egida del Comune, da Antonella Pizzamiglio e Barbara Sereni, con la collaborazione di Fiorenza Bicchierai, in memoria del professor Franco Rotelli, psichiatra, nato a Casalmaggiore il 23 luglio 1942 e scomparso a Trieste il 16 marzo 2023, uno dei protagonisti della riforma psichiatrica e uno dei principali collaboratori di Franco Basaglia. L’inaugurazione è prevista sabato 9 marzo alle 17.

rotelli

Franco Rotelli

«Oggi presentiamo una iniziativa di grande spessore – ha esordito ieri mattina il sindaco Filippo Bongiovanni in sala consiliare (presenti anche gli assessori alla Cultura Marco Micolo e ai Servizi Sociali Linda Baroni) -, per ricordare l’importante figura del professor Rotelli. Ci tenevamo tantissimo a celebrarlo, a un anno dalla sua scomparsa. Per questo abbiamo sposato in pieno il progetto di Antonella, fotografa rinomata, e di Barbara. Rotelli è vissuto a lungo a Trieste, ma è sempre rimasto molto legato a Casalmaggiore, dov’è nato e sepolto. Ha dato un grande contributo alla psichiatria e alla salute in generale. Suo fratello, Carlo, fu sindaco della nostra città. Il programma durerà un mese ed è ricco di occasioni interessanti. Ricordo che c’è il patrocinio della Regione Lombardia, in particolare dell’assessorato a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, della Provincia di Cremona, di Ats Val Padana, di Asst Cremona».

Pizzamiglio ha ringraziato «l’amministrazione comunale e in primo luogo il sindaco per il suo sostegno convinto a questa iniziativa. Devo dire di aver trovato nel nostro territorio una grande ricchezza di realtà che possono davvero dare tanto». Perno intorno al quale ruoteranno vari incontri e occasioni sarà la mostra fotografica ‘Leros. Il mio viaggio’, reportage realizzato nel 1989 all’interno del manicomio dell’isola greca del Dodecaneso.

Pizzamiglio fu la prima a documentare l’orrore delle vite di quei 1.500 internati e dieci giorni più tardi, ad Atene, al Congresso mondiale di psichiatria, Rotelli, allora direttore dei servizi di salute mentale di Trieste, grazie a quelle immagini si adoperò per cambiare radicalmente il destino del luogo e degli internati. Fu un momento di svolta.

«Sarà un’occasione per ritornare a riflettere sul tema dell’emarginazione, della disabilità, della immigrazione, degli ultimi - ha detto Pizzamiglio -. La mostra sarà articolata in varie sezioni: Leros ieri, Leros oggi, La vergogna dell’abbandono e L’isola dei profughi. Un grazie sentito va al Polo Romani perché l’apertura della esposizione sarà garantita grazie alla collaborazione delle studentesse del corso socio sanitario».

Pizzamiglio ha descritto l’articolato programma (clicca qui per il programma completo), sottolineando il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti, ad esempio mercoledì 13 marzo durante l’incontro sulla promozione della salute e cyberbullismo con Walter Drusetta. «Ci saranno le ragazze e i ragazzi del Polo Romani con i colleghi provenienti grazie al progetto Erasmus da Inghilterra, Polonia e Grecia». Poi una ‘chicca’ curata da Giuseppe Romanetti, direttore artistico del Teatro Comunale, ora in pensione, sarà lo spettacolo ‘Ladies Football Club’ di Stefano Massini con Maria Paiato. Sabato 6 aprile sarà chiuso il programma con un incontro cui parteciperanno colleghi triestini di Rotelli: a moderare il tutto sarà Massimo Cirri, voce nota di Caterpillar, di Rai Radio 2.

«Durante gli appuntamenti - ha proseguito Pizzamiglio - verrà allestito un set audiofotografico dove io realizzerò ritratti e Barbara raccoglierà voci e pensieri su ‘Casalmaggiore la città sociale, la città che cura’ per realizzare manifesti parlanti, di 70 centimetri per 100 con un Qr Code che consentirà di vedere le testimonianze raccolte. I manifesti saranno poi affissi in città, dopo il periodo elettorale». Poi davanti all’Istituto Marconi, verrà apposta una targa all’albero messo a dimora lo scorso anno, in occasione delle esequie di Rotelli.

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