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Il Tar: Chiara Ferragni potrà partecipare a 'Che tempo che fa'

Respinta la richiesta urgente del Codacons per bloccare la sua partecipazione alla trasmissione di domenica 3 marzo

La Provincia Redazione

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01 Marzo 2024 - 11:57

Il Tar:  Chiara Ferragni potrà partecipare a 'Che tempo che fa'

(foto Ansa)

CREMONA - Chiara Ferragni potrà essere intervistata da Fabio Fazio nella puntata del prossimo 3 marzo della trasmissione Che Tempo Che Fa.

È il senso del decreto cautelare monocratico del Tar del Lazio, in risposta alla richiesta con la quale il Codacons sollecitava l'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato da Agcom sulla diffida presentata il 23 febbraio scorso nonché per l'accertamento della fondatezza della pretesa di rispetto delle norme sul pluralismo informativo; contenente anche la richiesta alla stessa Autorità d'imporre alla rete televisiva e a Fabio Fazio di annunciare o mandare in onda un video, durante l'intervista, per rendere noto ai telespettatori il contenuto della vicenda relativa alla stessa Ferragni.

Il presidente di sezione del Tar, ritenuto che il pregiudizio paventato "rivesta carattere meramente ipotetico, in quanto sostanziato da condotte aventi futura collocazione temporale e non preventivabile contenuto", ha escluso che possa procedersi allo stato "alla somministrazione (quantunque veicolata da un intervento dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) di regole di condotta, quanto allo svolgimento di una trasmissione televisiva, chiaramente esulanti dai poteri dispositivi dell'adito giudice amministrativo", anche perché comunque "incidenti su interessi aventi primaria tutela costituzionale, quali la libertà di espressione e la tutela della riservatezza".

Peraltro, secondo il Tar, "comportamenti eventualmente posti in essere in violazione delle vigenti regole ordinamentali presidianti il carattere di correttezza, completezza ed imparzialità dell'informazione televisiva, ben si prestano ad essere, dalla competente Autorità, vagliate al fine dell'adozione - in presenza, ovviamente, dei necessari presupposti - dei previsti provvedimenti di carattere repressivo e/o sanzionatorio". L'effetto: istanza cautelare urgente respinta e fissazione per la trattazione collegiale del ricorso la camera di consiglio del prossimo 13 marzo.

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