L'ANALISI
24 Febbraio 2024 - 05:10
CASALMAGGIORE - Cordiale, brillante, spiritoso, interessato a tutto e tutti. Il vescovo Antonio Napolioni ieri pomeriggio, accompagnato da don Alfredo Assandri, parroco di Vicoboneghisio, ha fatto una gradita visita alla cooperativa sociale di tipo B ‘Storti Maria’ di Vicoboneghisio, una realtà che da oltre vent’anni ha per scopo lo svolgimento di attività lavorative come assemblaggio, confezionamento e imballaggio, finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone fragili. Il tutto per eliminare il riflesso di sguardi che possono far perdere autostima, con il rischio di emarginazione sociale.
A fare gli onori di casa il presidente Giordano Riva, con il vice Paolo Angelo Cattaneo e Benedetta Bandna Kumari, educatrice e consigliere. Presenti anche il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni con l’assessore ai Servizi sociali Linda Baroni, il sindaco di Rivarolo del Re Luca Zanichelli, il fondatore della cooperativa Francesco Ferron, il presidente del Consorzio Casalasco Servizi Sociali Massimo Mori e altre persone.
«Il senso della giornata - ha spiegato Riva - è quello di ringraziare monsignor Antonio Napolioni che ha richiesto di visitare la nostra realtà per dare un senso di appartenenza alla comunità, in quanto la cooperativa lavoro Storti riassume un po' il concetto della comunità: le famiglie, i ragazzi, i volontari, le istituzioni e le aziende che sostengono economicamente questa realtà. Le persone inserite nel contesto del carcere, quindi con problemi, vengono giudicati da un pregiudizio. Qua il pregiudizio non si applica e questo consente alle persone di potersi esprimere al meglio ed evolvere verso un percorso di autonomia al lavoro. Ecco il perché del grazie a sua eccellenza, per l'attenzione rivolta a questa eccellenza del Casalasco, che sta generando nuove inclusioni, come assunzioni presso ditte importanti quali il Consorzio casalasco del pomodoro, Padania alimenti, Invernizzi, Ballarini ora Zwilling, Nidec Fir, Stil Iac, Martini e altre che si sono avvicendate negli anni e che hanno sostenuto economicamente e hanno creduto in questa realtà».
Il presule si è fatto raccontare il lavoro e le esperienze di alcuni dipendenti come la caporeparto Giada Fionda, Kevin e Piero. Bongiovanni ha sottolineato che «con Giordano spesso ci si trova e siamo d’accordo su tutto. Qui l’assistenzialismo non passa, ognuno con le proprie abilità fa quel che riesce, e lo fa bene, perché è in un contesto lavorativo, è in una comunità. Se la comunità è coesa, tutto procede bene». «Questo - ha sottolineato il vescovo - è un posto che non esclude nessuno». A intervallare gli interventi, l’esecuzione di brani alla chitarra di Iolanda Moro e del figlio Piero Gatti e la recita di un ‘Padre nostro’ e di una ‘Ave Maria’. Non è mancato il rinfresco, con monsignor Napolioni che si è anche simpaticamente prestato a girare per l’azienda con un vassoio di pizzette da offrire a tutti gli ospiti.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris