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CREMONA VERSO LE ELEZIONI

Centrodestra unito: «Portesani il nostro candidato, ecco le priorità»

I leader delle forze politiche coinvolte riuniti a SpazioComune in piazza Stradivari per la presentazione ufficiale

Andrea Gandolfi

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agandolfi@laprovinciacr.it

22 Febbraio 2024 - 20:58

Centrodestra unito: «Portesani il nostro candidato, ecco le priorità»

CREMONA - La figura di Alessandro Portesani come candidato sindaco del centrodestra, e lo stesso programma della coalizione, sono il frutto di un lavoro e di un confronto approfondito e minuzioso, a fronte del quale lo schieramento si presenta quindi assolutamente solido e coeso. Lo hanno ribadito oggi pomeriggio tutti i leader delle forze politiche coinvolte (Marcello Ventura per Fratelli d’Italia, Gabriele Gallina di Forza Italia, Simone Bossi della Lega e Giuseppe Trespidi per l’Udc), presentando oggi ufficialmente la candidatura di Portesani a SpazioComune in piazza Stradivari.

«Non ci sono motivi perché qualcuno possa sentirsi tradito da questa scelta», ha ulteriormente sottolineato Ventura; considerando quanto era invece successo cinque anni fa, quando il primo turno aveva visto molti elettori leghisti negare il voto al forzista Carlo Malvezzi, imposto da un accordo regionale ai danni di Alessandro Zagni (leghista scelto a livello territoriale e poi passato a Fratelli d’Italia, nella cui direzione provinciale è stato l’unico a votare contro l’ipotesi Portesani). Ma ora il quadro è diverso. «Non a caso — ha evidenziato l’ex senatore Bossi — è la prima volta che come coalizione arriviamo a tre mesi e mezzo dal voto con un accordo chiuso», e già ‘benedetto’ anche dai vertici regionali.


Così ora tutta l’attenzione si sposta sulla campagna elettorale e sulle dieci aree d’intervento nelle quali si articola la piattaforma programmatica del centrodestra, illustrata dallo stesso Portesani. Partendo con quella che interessa ‘giovani, università e impresa’; e puntando poi su ‘natalità e famiglie’, ‘riforma del welfare e attenzione alla persona’, turismo e commercio’, ‘Cremona capoluogo’, ‘sicurezza’, ‘urbanistica, ambiente e sostenibilità’, ‘infrastrutture e servizi’, ‘sport e benessere’, ‘cultura ed eccellenze del territorio’. Dieci capitoli declinati poi in diversi punti, che nelle prossime settimane saranno oggetto di ulteriori approfondimenti, incontri e confronti. All’insegna di due parole d’ordine: buonsenso e ascolto dei cittadini, delle associazioni e delle categorie, nel segno di una piena rivalutazione dei ‘corpi sociali intermedi’. Giovani, università ed imprese dovranno sempre più ‘fare rete’, favorendo lo sviluppo dei talenti e la loro permanenza (o quantomeno il ritorno) sul territorio.

Tra le proposte quella di una nuova Fiera dell’orientamento professionale, da realizzare in collaborazione con CremonaFiere, «assetto fondamentale per la promozione della città e delle sue eccellenze». Si punta a favorire la natalità e le famiglie, mettendo in campo politiche fiscali, tariffe ed altre iniziative di agevolazione. Il sistema del welfare «deve mettere realmente la persona al centro», il turismo «ha bisogno di più competenze professionali — a partire da quella di un city manager — per essere incentivato».

In agenda anche un ‘centro commerciale naturale’, il recupero della centralità del Po, la valorizzazione di tutte le nostre eccellenze ed una Cremona più ‘ambiziosa’: davvero capoluogo e interprete del suo territorio provinciale. Il rafforzamento reale e percepito della sicurezza («la polizia locale va riportata a pieno organico, pensiamo di incrementare i controlli con le telecamere»). La mobilità chiede piani chiari, nuovi parcheggi e la riqualificazione di quelli esistenti («i numeri di piazza Marconi sono drammatici, si rischia un quadro di insostenibilità economica»). Bisogna investire di più sugli impianti sportivi, a partire dal palazzetto. Avendo ben chiaro che la razionalizzazione delle spese equivale a spendere meno e meglio. «Dunque, non sarà il tema risorse ad impedirci di sognare, ad occhi ben aperti».

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