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WhatsApp: un’altra ondata di messaggi tranello

L’insidia torna a correre sui social. I consigli degli operatori per non restare scottati

La Provincia Redazione

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11 Febbraio 2024 - 14:07

WhatsApp: un’altra ondata di messaggi tranello

CREMONA - Sono ripartiti anche in città e in provincia (come in gran parte delle realtà del Nord Italia) gli attacchi dei malviventi che fanno leva su internet e sui social per mettere a segno truffe sempre più ingegnose (e insidiose). Il filone è quello della messaggistica. Tramite WhatsApp si inventano identità online, anche per dirottare account esistenti mentre sono segnalati altri tentativi della truffa ribattezzata ‘di mamma e papà’. Gli artefici si fanno passare per il figlio della vittima e chiedono soldi. I genitori ignari vengono indotti a trasferire fondi sul conto bancario del truffatore. Di solito la persona presa di mira è contattata con un messaggio WhatsApp da un numero sconosciuto. Chi scrive sostiene di essere suo figlio. Il cuore del raggio è una comunicazione incentrata su un telefono perso o rotto per giustificare il nuovo numero. Altre volte il truffatore scrive di essere stato bloccato dalla sua app di mobile banking. Il finale della comunicazione è sempre lo stesso: ha urgente bisogno di soldi e invia i dettagli bancari per il trasferimento. Se le vittime inviano il denaro, l’autore del raggiro svanisce nell’arco di pochi istanti.

Sulla scorta di questa escalation di raggiri telematici, sulla rete si moltiplicano i consigli dei principali operatori. Per quel che concerne WhatsApp, vanno segnalate le indicazioni fornite da Fastweb, il cui sito contiene consigli da adottare per minimizzare i rischi. Fastweb sconsiglia di scaricare «applicazioni che promettono di mostrare anche i messaggi, le chiamate o le attività effettuate da altri contatti e account. Si tratta quasi sempre di malware che vengono utilizzati da hacker e truffatori per rubare informazioni private e personali. Inoltre, tentare di violare la privacy altrui non è legale. Attenzione anche a buoni acquisto, sconti e offerte su servizi e prodotti che vengono recapitate tramite messaggi su WhatsApp. Se non provenienti da venditori di fiducia e aziende conosciute ed affidabili potrebbe trattarsi di tentativi di truffa».

Sul sito si legge anche che «bisogna prestare attenzione anche se si viene contattati da un numero sconosciuto con l’immagine del profilo di un amico, di un familiare e di un conoscente: vengono rubate per ottenere la fiducia delle persone e richiedere loro il versamento di una somma di denaro e ricariche PostPay».

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