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Pillole killer: è allarme anche a Soresina

Segnalazione lanciata da una residente che, passando col cane nei dintorni dell’area verde nei pressi della Torre Civica, ha notato quelle che quasi certamente sono delle pastiglie topicide

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

08 Febbraio 2024 - 16:47

Pillole killer: è allarme anche a Soresina

SORESINA - Pillole killer: è allarme nella Città del Genala dopo una segnalazione lanciata da una residente che, passando col cane nei dintorni dell’area verde nei pressi della Torre Civica, ha notato quelle che quasi certamente sono delle pastiglie topicide, cioè un potentissimo veleno in grado di uccidere anche animali domestici di grossa taglia. A stretto giro, subito dopo la pubblicazione dell’immagine sui social, le esche sono scomparse ma non è chiaro se siano state rimosse dall’autore criminale o da qualche altro cittadino intervenuto per difendere gli amici a quattro zampe. Immediatamente attivati, in ogni caso, Polizia locale e carabinieri, che stanno indagando.

Allertata anche la Provinciale. Il Commissario e comandante Salvatore Guzzardo non lascia correre: «Rimarco un’ovvietà ma corre l’obbligo di ricordarlo. Non è assolutamente permesso utilizzare del veleno in un’area pubblica. Peraltro non si tratta unicamente della tutela degli animali domestici che frequentano i parchi, ma anche dei selvatici. Questi non sono, infatti, metodi di controllo acconsentiti e, anzi, costituiscono un reato duramente sanzionato. Oltre alla sanzione, appunto, si incorre in un processo. Non deve esserci tolleranza per chi, dolosamente, sceglie di compiere azioni di questo tipo».

Inutile precisare che sui social, dove il tam-tam mediatico e il passaparola sono corsi nel giro di pochi minuti, si è scatenata la bagarre. Centinaia i residenti furiosi che si sono espressi, anche in modo colorito, contro l’anonimo autore. Per loro, una buona notizia all’orizzonte: la zona è disseminata di telecamere. Chiunque volesse assassinare i cani, o forse le nutrie, o qualsiasi animale in senso ampio, è sicuramente passato sotto l’occhio elettronico e passerà delle grane. Resta da capire se, con intelligenza, sarà lui per primo a costituirsi, o se aspetterà che le forze dell’ordine gli bussino alla porta peggiorando ulteriormente la sua posizione. Che venga ‘beccato’, comunque, è cosa scontata.

Dispiace dirlo, ma non è la prima volta che a Soresina accade qualcosa del genere: l’ultimo caso l’anno scorso, sulla strada per Ariadello. In quell’occasione furono però non delle pastiglie per i ratti ma delle vere e proprie esche a essere recuperate dai militari e dagli agenti della municipale. La condanna fu allora, come oggi, univoca, da parte di amministratori, associazioni e mondo politico.

Allo stato attuale non risultano, almeno dai database delle forze dell’ordine, casi di avvelenamento conclamato o decessi di animali domestici. I pattugliamenti sono però stati intensificati e l’allerta resta massima.

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