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CREMONA

Quasi 20 giorni in balia dello smog, si spera nella pioggia

La città si è svegliata anche ieri con una cappa di polveri sottili e micropolveri Pm 2,5 a farla da padrone. Dati ancora in salita rispetto a quelli rilevati a inizio settimana

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

08 Febbraio 2024 - 08:20

Quasi 20 giorni in balia dello smog, si spera nella pioggia

CREMONA - A questo punto, dopo quasi 20 giorni ininterrotti in balia dello smog, per tornare ad avere un’aria di buona qualità non resta che sperare nella pioggia, attesa copiosa tra domani e il fine settimana. La città si è svegliata anche ieri con una cappa di polveri sottili e micropolveri Pm 2,5 a farla da padrone. Dati ancora in salita rispetto a quelli rilevati a inizio settimana dalle centraline dell’Agenzia regionale per l’ambiente di piazza Cadorna e via Fatebenefratelli. Il primo impianto è passato dai 73 microgrammi per metro cubo d’aria di concentrazione media delle Pm10 della giornata di lunedì, agli 86 registrati nell’arco delle 24 ore di martedì.

Le Pm 2,5 lunedì erano a quota 65, martedì a 73. In via Fatebenefratelli lunedì le polveri sottili hanno raggiunto 57 parti per milione, martedì sono schizzate a 81. Le micropolveri da 49 sono passate a quota 66. Da ricordare che la soglia di attenzione per le Pm10 è 50 microgrammi, mentre è di 25 per le Pm 2,5. Cremona in questo lungo periodo caratterizzato dallo smog ha raggiunto i 21 giorni di sforamento degli inquinanti da inizio gennaio: sono 35 quelli previsti per legge come massimo annuale. Non ha nemmeno beneficiato del giorno o due di tregua che si è verificato tra sabato e lunedì in altre zone della pianura lombarda.

Ad esempio Milano o Monza. Qui la Regione, forse in maniera affrettata, ha disposto la revoca delle misure temporanee anti smog introdotte la scorsa settimana. Cosa che invece non è avvenuta a Cremona. Ieri mattina, però la brutta sorpresa. Proprio Milano, ma anche altre città come Lodi e Brescia, martedì hanno registrato una concentrazione media dei delle Pm10 superiore ai 100 microgrammi per metro cubo d’aria, il doppio del limite. Tornando alla situazione in provincia, anche le altre centraline dell’Arpa hanno comunicato ieri mattina valori delle polveri sottili molto alti, registrati sempre nella giornata di martedì.

Crema, dove lunedì lo smog aveva garantito una parziale tregua, scendendo sotto quota 50, si è arrivati a 93 parti per milione. Addirittura oltre i 100 microgrammi il dato della centralina di via Landriani a Soresina. A Corte de’ Cortesi è stata raggiunta quota 90, mentre a Spinadesco si è arrivati a 83 microgrammi di concentrazione media. In città fino a nuovo ordine rimarranno dunque in vigore ancora per qualche giorno le misure temporanee di secondo livello previste dalla Regione per cercare di ridurre l’impatto degli inquinanti. Si tratta del divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue, fuochi d’artificio a scopo intrattenimento, e così via) di combustioni all’aperto. Stesso discorso per chi sosta a bordo di un veicolo, lasciando il motore acceso. Queste e altre misure temporanee si sommano a quelle permanenti, già fissate dalla Regione e valide per tutto l’anno, indipendentemente dalla concentrazione di inquinanti. Sono i provvedimenti strutturali che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti: benzina euro 0 e 1, diesel da euro 0 a euro 3.

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